Il tribunale di Sulmona, la sua soppressione. L’ordine degli avvocati di Sulmona è ansioso di conoscere da parte dei candidati le strategie, se ci sono, utili alla salvaguardia del presidio giudiziario peligno in vista del 4 marzo, giorno delle elezioni. “Purtroppo si riscontra che, nell’ambito delle campagne elettorali ancora in corso, poca attenzione si è inteso dedicare ad una problematica tanto complessa quanto fondamentale” scrivono gli avvocati in una nota. Una chiusura dagli effetti senza dubbio devastanti non solo per il tribunale, che si porta dietro anche la procura, l’ordine, il foro, ma che rappresenta un impatto, ovviamente negativo, anche a livello sociale ed economico per la Città. “Una perdita di tale significato e dimensione- prosegue la nota- andrebbe a produrre a discapito prima di tutto della utenza, ovvero dell’elettorato passivo, già profondamente minata da una lunga serie di privazione di primari servizi che sta determinando un progressivo spopolamento”.
Insomma non c’è tempo per il silenzio, quello che, al contrario, secondo i legali in forza a Sulmona, stanno mantenendo “la gran parte delle forze politiche che partecipano alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano, con conseguente formazione di un nuovo Esecutivo, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Sulmona invita tutti i candidati nell’ambito dei collegi ricomprendenti i Comuni appartenenti alla circoscrizione giudiziaria facente capo al Tribunale di Sulmona a esprimere e rappresentare le azioni, i programmi e le iniziative che propongono e promettono” contro la chiusura del tribunale ed evitare l’accorpamento con l’Aquila.
Una battaglia che prosegue da tempo, che si avvicina inesorabilmente alla fase finale, che ha bisogno di tutto il sostegno politico, ora più di prima, e in questa fase, in particolare, che vengano spiegate idee, strategie, modi per evitare il peggio. a Fine gennaio il sindaco Casini in commissione regionale aveva ricordato il “danno enorme” al territorio. Una causa dimenticata.
S.P.
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