Alla fine la decisione è stata presa, Fabrizio Di Stefano non parteciperà con le sue Civiche per l’Abruzzo, alla prossima competizione elettorale regionale. Di Stefano era stato il primo candidato, dopo Sara Marcozzi del Movimento 5 Stelle, ad annunciare la propria corsa per palazzo Silone nella speranza di far convergere il centrodestra sulla sua persona. Così non è stato perché alla fine il centrodestra ha scelto come candidato presidente il senatore romano Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia.
Di Stefano annuncia che continuerà con la politica, ma salterà il giro per questa competizione elettorale. “Alla luce delle scelte fatte dal centrodestra – scrive Di Stefano – la competizione dei partiti del centrodestra affrontata con le sole liste civiche, i cui componenti non finirò mai di ringraziare per la stima, la fiducia e l’affetto che mi hanno dimostrato, è un progetto che non potrà essere realizzato”.
Scrive ancora l’ex senatore di Forza Italia: “Non ho accettato, pur essendo uomo di centrodestra, di convergere sulla candidatura scelta dalle segreterie romane, anzi, proprio rivendicando il mio essere di destra, ricordo che coloro che sono stati i miei ispiratori politici, mi hanno insegnato che la Nazione viene prima della fazione, e quindi l’Abruzzo viene prima della mia parte politica, e che la Patria sono le idee in cui un uomo crede. Questo progetto del centrodestra non mi ha convinto; non voglio però diventarne il movente, o meglio il capro espiatorio di un eventuale sconfitta, perché qualora questo dovesse accadere, non ne sarei di certo io la causa”.
Non vuole essere l’alibi di una possibile sconfitta dunque Di Stefano, visto anche che il candidato Marsilio sembra non essere molto apprezzato dall’elettorato. Non mancano poi le frizioni interne come il presunto disimpegno di Forza Italia e la rottura, ancora tutta da ricucire, con l’Udc. Scrive ancora Di Stefano: “Ed allora proprio perché non voglio essere additato a responsabilità non mie, accusato di aver spostato il baricentro della competizione, ho deciso di non partecipare personalmente alla stessa, e di assistere ad essa come un qualunque cittadino abruzzese, attento a seguire i programmi e gli impegni, sostenendo qualche amico che eventualmente si candiderà a ruolo di consigliere”. Il progetto Civiche per l’Abruzzo invece, resta in piedi e verrà trasformato in associazione ed avrà come obiettivo quello di essere presente in tutti i prossimi passaggi elettorali amministrativi abruzzesi, ma soprattutto, spiega Di Stefano, di contribuire alla crescita culturale ed umana dei giovani che vogliono impegnarsi nella politica, quella con la P maiuscola.
Savino Monterisi
Niente di che. Grazie Di Stefano, a nome di chi nonostante tutto, avrà il mio voto: Legnini e chi lo sosterrà perché i progetti e le proposte politiche hanno bisogno di conoscenza, competenza, passione e “futuro”.
Grazie perché lei con la sua esperienza sa che il civismo come proposta politica, in questo momento in Italia come in Abruzzo non ha un futuro, come un futuro l’Abruzzo non può averlo con uno “di ritorno” che nazario potrà anche essere bravo ma avrà bisogno di troppo tempo per dimostrarlo. Invece lei lo sa, questa Regione ha bisogno di recuperare e di correre.
Niente di che. Grazie Di Stefano, a nome di chi nonostante tutto, avrà il mio voto: Legnini e chi lo sosterrà perché i progetti e le proposte politiche hanno bisogno di conoscenza, competenza, passione e “futuro”.
Grazie perché lei con la sua esperienza sa che il civismo come proposta politica, in questo momento in Italia come in Abruzzo non ha un futuro, come un futuro l’Abruzzo non può averlo con uno “di ritorno” che magari potrà anche essere bravo ma avrà bisogno di troppo tempo per dimostrarlo. Invece lei lo sa, questa Regione ha bisogno di recuperare e di correre.
Il futuro di Legnini non è poi tanto diverso dal recente passato e dal presente che con tanto “impegno” il PD (o forse no dato che non ha intenzione neanche di esporre il proprio simbolo) è riuscito a costruire; ed i risultati (il fumo) sono sugli occhi di tutti.