Ci sono problemi per alcune liste, presentate per le elezioni regionali lo scorso sabato. Ad avere i problemi maggiori è la lista Popolo della Famiglia che sostiene Marco Marsilio e che non sarebbe stata ammessa per non aver raggiunto le firme necessarie richieste per la presentazione. A Casa Pound è stata esclusa la lista nella provincia di Pescara per la quale il legale del partito annuncia un ricorso.
Infine ci sono problemi per la lista “Abruzzo Futuro” di Donato Di Matteo e Mauro Di Dalmazio, la questione è legata alla titolarità del simbolo che si contendono Carlo Masci e Di Dalmazio stesso. Per la similarità del simbolo con uno presentato alle precedenti elezioni regionali invece, l’Ufficio centrale circoscrizionale della provincia di Chieti ha escluso la lista nella sola provincia – in un primo momento era stata accolta. Anche qui si annuncia battaglia e ricorsi davanti le sedi competenti e se questi non dovessero essere accolti sarebbe un bello schiaffo per Legnini e Di Matteo che conta anche nella provincia di Chieti un buon pacchetto di voti.
Per quanto riguarda la richiesta di ritiro dalla competizione elettorale di Lino Cipolloni e Iride Cosimati, che volevano abbandonare la lista Udc dopo il caos sulla presentazione delle liste, il Tribunale dell’Aquila ha respinto la richiesta in quanto la lista dell’Udc deve necessariamente essere quella consegnata. A questo punto i due dovranno scegliere insieme al terzo malpancista Liberatore, se concorrere lo stesso o attuare una sorta di desistenza. I protagonisti della vicenda invece, Scoccia e Olivieri, in queste ultime ventiquattro ore hanno annunciato che la loro campagna elettorale andrà comunque avanti, a prescindere del volere del resto della coalizione e del candidato Marsilio. I litigi a questo giro, sono cominciati con fin troppo anticipo.
S.M.
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