Non si presenteranno alle urne i membri del Comitato per la difesa dell’agricoltura della Valle Peligna, durante le prossime elezioni per il rinnovo del Consiglio d’Amministrazione del Consorzio di Bonifica Interno. Il vulnus, secondo il presidente Elia Polidoro, sarebbe da rintracciare all’interno dello statuto del Consorzio stesso (redatto nel 2021), in contrato con la legge. con la legge regionale del 2019.
Particolarmente criticata dal Polidoro è la struttura delle tre sezioni, nelle quali possono essere candidati rispettivamente da 2 a 3 persone, da 3 a 5 e da 2 a 4.
“Il regolamento sembra fatto apposta per allontanare gli agricoltori aventi diritto al voto per la partecipazione democratica – tuona Polidoro -. Infatti, nel regolamento non è previsto l’invio della scheda elettorale per esercitare il diritto al voto”.
Inoltre, sarebbero stati affissi solo “alcuni manifesti nei paesi interessati del comprensorio del Consorzio, tant’è vero che la stragrande maggioranza degli elettori non è a conoscenza delle elezioni”.
La goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso sarebbe la cancellazione di una lista, composta da quattro candidati, poiché uno dei componenti avrebbe saldato in ritardo la propria morosità per l’acqua irrigua. “Questo regolamento, per noi, è antidemocratico, illiberale e anticostituzionale”, conclude Polidoro.
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