Le verifiche non saranno fatte solo sul ponte Capograssi, ma su tutte le strutture principali di questo tipo. E’ stato il ministero a chiedere ai Comuni di predisporre un elenco di ponti, in particolare, da controllare, perché costruiti da troppo tempo e per troppo tempo non monitorati. L’effetto Genova, insomma, fa sentire i suoi riverberi su tutto il territorio nazionale e anche su quelle strutture considerate “secondarie”.
Così anche Sulmona sta preparando la sua lista, includendo nell’elenco oltre a ponte Capograssi, per il quale tuttavia, assicura l’assessore Nicola Angelucci, “a giorni verrà affidato un incarico all’università dell’Aquila”, anche per quelli di via Gorizia (su cui già c’è un progetto di “rafforzamento” fermo al Genio civile), via stazione, via fiume e il ponte San Panfilo.
“L’elenco servirà per avviare le verifiche – spiega Angelucci – e nel caso per rientrare in una graduatoria di interventi che si spera verrà finanziata tramite la Regione o direttamente dal ministero. Senza creare allarmismi, dobbiamo fare un check-up sullo stato di salute delle nostre arterie di comunicazione, sui ponti in particolare, per quanto grandi o piccoli, perché da troppo tempo, molti di questi, non sono stati sottoposti a verifiche statiche e sismiche”.
In cima alla lista c’è ovviamente ponte Capograssi, l’opera progettata da Morandi che, dopo i fatti di Genova, è stata oggetto di un’ordinanza con la quale si vieta su di essa la sosta.
Una precauzione, secondo l’assessore, che ha creato più di qualche perplessità tra gli addetti ai lavori che ritengono eccessivo il divieto date anche le scarse sollecitazioni a cui il ponte è sottoposto.
Sicuramente poca cosa rispetto alle criticità di altre infrastrutture, a partire dalle autostrade che collegano la Valle Peligna a Roma.
Ma la buca sul ponte del viale stazione? Quando la riparate?