Altro che bonifica, quella progettata da Edison è un contentino bello e buono rispetto a quanto andrebbe fatto. La denuncia è del Forum H2o, comitato in prima linea sulla questione della bonifica della discarica Tremonti di Bussi, che a proposito evidenzia come il progetto presentato “prevede interventi minimali sugli inquinanti, senza la rimozione della stragrande parte del materiale contaminato, la fonte di inquinamento”. Un progetto inaccettabile, il contrario di quanto si aspettava il Forum. “Aspettavamo documenti corposi, cronoprogrammi, costi, previsioni di rimozione totale delle masse di rifiuti interrati e terreni contaminati per decine di migliaia di mc. Tempi certi” scrivono da H2o. Niente di tutto questo. “Le poche decine di pagine di elaborati depositati ci paiono di fatto costituire uno studio di fattibilità limitato in gran parte ad interventi a valle che non risolvono a monte il problema. Non è una bonifica ma al massimo una parte, peraltro basata su iniziative neanche di sicuro successo, della messa in sicurezza di emergenza”.
H2o spiega come non si procederà a togliere il materiale che provoca inquinamento, ma saranno rimossi solo “600 mc di materiali a fronte di oltre 150.000 mc di terreni e rifiuti contaminati stimati dalle caratterizzazioni della Procura e del Commissario. Sostanzialmente la proposta di Edison prevede il completamento della palancolatura, che fu presentato come intervento di messa in sicurezza di emergenza da Goio. Poi un telo di plastica fissato a mo’ di barriera nella parte nord per cercare di confinare la falda. Infine alcuni interventi come l’ossidazione chimica in alcuni punti più critici (determinati a nostro avviso in maniera incompleta) con trattamento sempre a valle delle acque”.
Soluzioni non certe, ma presentate come “campo di prova” per le quali il Forum solleva un altro dubbio legato all’azione solo su alcuni inquinanti e non su tutte le sostanze. Non c’è la sicurezza sperata, insomma, poiché nel progetto Edison si parla di ulteriori indagini integrative la cui possibilità era stata già contestata dagli ambientalisti il 30 novembre scorso quando il Ministero dell’Ambiente aveva dato il proprio placet a queste integrazioni.
Tra le azioni previste dalla Edison ci sono: il completamento dell’isolamento nella parte sud della discarica e, con tracciato da definire, nella parte nord dove c’è una maggiore concentrazione di elementi alifatici con alcuni trattamenti che interesseranno queste zone (nella foto un estratto del progetto Edison che riporta i particolari di questi interventi).
S.P.
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