Sembra che gli uffici comunali di Sulmona non abbiano avuto abbastanza tempo ovvero abbastanza risorse da poter investire qualche ora per compilare la domanda. Fatto è che alla scadenza, il 20 febbraio, dei termini per accedere ai contributi previsti dalla Finanziaria 2018 per la messa in sicurezza di edifici pubblici e del territorio, a palazzo San Francesco nessuno ha inoltrato richiesta. Eppure non era così complicato, perché la misura decisa dal governo è di quelle che intervengono su progetti già avviati, ovvero che hanno il cosiddetto Cup (codice unico del progetto): opere, cioè, già pronte per essere appaltate e a cui mancano solo i finanziamenti o parte di essi. Bastava insomma fare un inventario dei progetti e compilare un modulo. “Avevo dato mandato agli uffici di procedere” commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Angelucci. E solo che a quel mandato nessuno ha dato seguito.
Cosa ben diversa rispetto a quanto avvenuto invece nella vicina Pratola Peligna, dove, addirittura, si è fatto in tempo a modificare il piano triennale delle opere pubbliche (perché la legge richiede l’inserimento delle opere finanziabili nella programmazione) pur di inserire sei progetti nella richiesta: il rifugio delle Vacche (300mila euro), i locali dell’ex giudice di Pace (1,2 milioni), la sede della Protezione civile (800mila), il teatro Comunale (600mila), lo stadio Ricci (800mila) e il museo delle Civiltà contadine (500mila): in tutto 4,2 milioni di euro, a fronte di un tetto massimo richiedibile di 5 milioni 225mila euro.
O come avvenuto a Raiano dove i progetti sottoposti a richiesta di finanziamento sono stati dieci per un totale di quasi 5 milioni di euro.
Se saranno ammessi a finanziamento, in base ad una graduatoria che sarà redatta tenendo conto della minore incidenza dell’avanzo di amministrazione rispetto alle entrate finali di competenza, si saprà entro il 31 marzo. Di certo ci sono, per il 2018, 150 milioni di euro a disposizione. Soldi piovuti da una legge di bilancio che mira con questa misura a mettere in sicurezza il patrimonio pubblico. Che in una zona sismica come la nostra, non è proprio l’ultimo dei problemi.
A Sulmona, però, non hanno fatto neanche un inventario, anche se a naso, così, sarebbero potuti rientrare nei progetti finanziabili, ad esempio, palazzo Pretorio e palazzo San Francesco, solo per citare i due più urgenti.
Non resta che sperare nel prossimo giro: per l’annualità 2019 (le cui domande scadranno il 20 settembre 2018) ci sono 300 milioni di euro di finanziamento e per il 2020 (domande in scadenza il 20 settembre 2019) altri 400 milioni di euro.
“Avevo dato mandato agli uffici di procedere” commenta l’assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Angelucci. E solo che a quel mandato nessuno ha dato seguito.
Se un domani qualcuno volesse descrivere l’amministrazione Casini miglior frase non poteva essere trovata.
E UNA VERGOGNA ,E DAL 2010 CHE DOVEVANO RISTRUTTURARE LA MIA CASA PERCHE’ INAGIBILE PER IL SISMA 2009 ,ED E’ PEGGIORATO CON IL SISMA 2016 . NEL 2010 E STATO FATTO TUTTO PROGETTO CALCOLO DELLA SPESA E DOMANDA ,SONO STATO MESSO IN LISTA , MA QUESTA LISTA GESTITA MALE DAL COMUNE AVENDO PREFERENZE ,SONO SALTELLATO DAL 3° POSTO AL DECIMO POI AL VENTESIMO INSOMMA UN SU E GIU’ ASSURDO,SIAMO NEL 2018 SGOMBERATO DEFINITIVAMENTE DAL SINDACO CON UN’ORDINANZA ESATTAMENTE 6 GIORNI PRIMA DEL SISMA DEL 26 AGOSTO 2018 . IL SINDACO NON MI HA DATO NEMMENO UNA TENDA PER DORMIRE SONO PIU’ DI DUE ANNI CHE MI ARRANGIO IN MACCHINA E OGNI TANTO IN UN B &B MA LA BUSTA PAGA E QUELLA TROPPE SPESE. HO FATTO MILLE DOMANDE MILLE RICHIESTE MA LA RISPOSTA E SEMPRE STATA LA STESSA ( NON TI SPETTA NULLA PERCHE’ SEI STATO SGOMBERATO PRIMA DEL SISMA ) . SONO RIMASTO ALLIBITO ,ED HO RISPOSTO MA SE ERO A CASA ADESSO FORSE NON ERO NEMMENO QUI A PARLARE O NO? STO CERCANDO DI AVERE INFORMAZIONE PER DENUNCIARE QUESTE NEGLIGENZE . ASSURDO MA VERO .