
Hanno intrapreso una nuova battaglia legale per ottenere giustizia anche per i “morti di serie B”. Sono i parenti delle vittime dell’eccidio di Pietransieri intenzionati ad ottenere il risarcimento della strage nazista anche per i morti che compaiono negli elenchi ufficiali. “Solleveremo la questione di legittimità costituzionale, dal momento che il governo ha fissato una data di scadenza entro cui presentare le domande per i risarcimenti” ha dichiarato l’avvocato Aldo Di Ianni, uno dei legali impegnato nel nuovo fronte giudiziario. Una nuova battaglia nata dall’appello lanciato nelle scorse settimane da Aurelio Di Vitto, cittadino di Roccaraso che nell’eccidio aveva perso la zia, alla quale si sono unite altre 90 persone.
Al momento i risarcimenti sono stati quantificati solo per il Comune di Roccaraso e per una parte delle famiglie delle vittime, eredi ai quali sono stati “riconosciuti” 15 milioni di euro. Ad aprire la strada giudiziaria erano stati i giudici della Corte di Cassazione decretando, a fine novembre, che “le richieste di risarcimento potevano essere evase anche in maniera individuale e non per forza collegiale”. Da qui la decisione della Corte d’Appello che ha riconosciuto i risarcimenti ai parenti delle vittime.
Cara redazione, sarebbe bene dire chi pagherà i risarcimenti. Lo sapete?
Dispiace dirlo ma troppo spesso dietro queste vicende ci speculano avvocati e parenti il cui unico scopo è quello di far soldi.
La guerra è fatta di tante di queste azioni commesse da una e dall’altra parte.
Impariamo ai giovani a volersi bene, a creare un futuro fatto di pace e bene.
Se avete il coraggio con questi soldi fate opere di bene, distinguedevi dall’uomo comune.