Eccidio di Limmari: “Patini”, “De Panfilis” e “Di Rocco” alla commemorazione. Domani presente Bagnai

Ci sarà anche il deputato Alberto Bagnai, eletto tra le liste della Lega nella circoscrizione Abruzzo, all’ottantesimo anniversario in memoria dell’eccidio di Limmari, domani 21 novembre. La commemorazione delle 128 vittime si terrà a Pietransieri, a partire dalle 09:30. Durante la cerimonia istituzionale, il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato, deporrà una corona d’alloro in onore ai caduti, per i quali sarà celebrata una Santa Messa officiata dal vescovo diocesano, Michele Fusco.

Intanto, questa mattina gli studenti delle classi quinte del liceo scientifico “Patini” di Castel di Sangro hanno reso omaggio ai civili caduti nella frazione di Roccaraso quel 21 novembre 1943, per mano delle truppe naziste guidate dal maggiore Wolf Werner Graf von der Schulenburg. Ad accompagnare gli studenti al convegno in memoria delle vittime sono stati i docenti Alba Scannella e Giacomo De Fanis. Presenti anche gli studenti dell’Istituto Alberghiero “De Panfilis” di Roccaraso, assieme alle docenti Ianiro e e Quaglioni. Anche i piccoli studenti dell’istituto comprensivo “Di Rocco”, accompagnati dai loro insegnanti, hanno preso parte alla manifestazione.

Una ferita ancora aperta che verrà risarcita, sempre se di risarcimento si può parlare per delle vite spezzate, dai ristori elargiti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza. “La fase procedurale per il risarcimento si concluderà entro il prossimo anno – ha spiegato l’avvocato Lucio Olivieri durante il convegno in memoria della strage a Roccaraso, questa mattina -. Per i parenti delle vittime si parla di somme cospicue, ovvero fino a 15 milioni di euro”.

“Il Comune di Roccaraso – prosegue Olivieri – non può ancora fregiarsi di una sentenza passata in giudicato perchè la Corte di Cassazione si è pronunciata il mese scorso e il giudizio ritorna alla Corte d’Appello affinchè provveda alla determinazione dei danni complessivi spettanti alle vittime. Resta il risarcimento di 1 milione 600 mila euro per il comune di Roccaraso. Risorse importanti che vanno a beneficio della comunità e si aggiungeranno ai risarcimenti che spetteranno ai parenti della vittime. Si parla di cifre importanti perchè si arriverà a toccare la soglia di 15 milioni di euro. Questo riconoscimento di tipo materiale va a completare l’obiettivo principale della causa cioè portare al cospetto della comunità nazionale e internazionale momenti tragici vissuti dalle popolazioni italiane”.

Il convegno si è concluso con un intervento dell’avvocato Lando Sciuba.

4 Commenti su "Eccidio di Limmari: “Patini”, “De Panfilis” e “Di Rocco” alla commemorazione. Domani presente Bagnai"

  1. Si sa qualcosa dei risarcimenti dovuti dal governo italiano alle vittime etiopi, jugoslave e agli ebrei italiani deportati nei campi di sterminio?

    • Appunto ma ancora di più alle vittime dell’ eccidio di Domenikon che venne compiuto dal 13esimo e 14esimo reggimento Pinerolo insieme al 18esimo artiglieria Gran Sasso, tutti di stanza a L’Aquila, dove i militari erano della provincia e non potevano non essere anche di Roccaraso,oppure di Panna o di Filetto etc.
      Agli studenti del Liceo si debbono dare informazioni complete.

  2. L'Avanguardista | 21 Novembre 2023 at 09:50 | Rispondi

    Spero che un giorno tutti questi monumenti siano tolti.
    La guerra è fatta di crimini, anzi è essa stessa il più grande crimine che l’uomo abbia ideato. In duemila anni di storia interi popoli furono votati allo sterminio come si legge nella Bibbia, nessun monumento è stato mai fatto e nei libri di storia vengono narrate come gesta eroiche. Poi arrivò il novecento e tutti a fare monumenti, a chiedere soldi, soldi, soldi.
    I vincitori fanno legge, ma non ricordano i propri crimini come i tanti bombardamenti della parte “anglo-americana-partigiana” che hanno raso al suolo le nostre città, ucciso migliaia di persone.
    Gli slavi non ricordano che quando erano impero turco-ottomano, le loro invasioni in Italia sono ricordate con la parola “mamma li turchi” a indicare l’estrema ferocia con cui si accanivano sulle popolazioni.
    Voletevi bene, perché l’odio è pericoloso, e forse nella prossima guerra non rimarrà nessuno a mettere monumenti.

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