Due navigator sul “relitto” del Centro per l’impiego

Il controsoffitto crollato e le pareti piene di muffa, i computer che girano lenti, così lenti, che tra una schermata e l’altra c’è il tempo di farsi un caffè, perchè qui non ancora c’è la fibra, e quella serranda rotta da un anno e più che “alla fine ce la siamo aggiustata da soli”.

Al Centro per l’impiego di Sulmona il vento del cambiamento non è passato per la struttura, anche se sono in molti che cercano una boccata di ossigeno. Da lunedì scorso, dall’inizio della cosidetta seconda fase del reddito di cittadinanza, alcuni si sono presentati anche se non interpellati. Il tam tam mediatico, come al solito, ha creato aspettative, ma prima che i navigator comincino a navigare ci vorrà del tempo, molto studio e si spera qualche offerta di lavoro.

A Sulmona sono in due ad avere il compito di “risolvere” il problema della disoccupazione: Gloria, ventisei anni di Bugnara alla sua prima esperienza di lavoro, e Marilisa, trenta anni dell’Aquila con qualche esperienza in contabilità. Hanno superato il concorso nazionale a giugno scorso: una selezione per titoli ed esami con un test su dieci materie; per un contratto a tempo determinato fino ad aprile 2021. Ben pagato, a quanto pare, ma pur sempre a scadenza.

Su cosa fare e come farlo, però, le due navigator non sono molto informate: sono ancora in fase di formazione, per capire come funziona il sistema, la piattaforma che non ancora esiste, la banca dati tutta da inventare. Dovranno accudire e guidare 456 persone, ovvero coloro, tra aventi diritto e loro parenti, da tutto il circondario, che per i prossimi diciotto mesi saranno coperti dal reddito di cittadinanza e ai quali, le due navigator, dovranno offrire ciascuno fino a tre proposte di lavoro: la prima entro i 100 chilometri, la seconda nel raggio di 250 e poi, se non si accettano le prime, l’ultima proposta su tutto il territorio nazionale.

La fase più difficile sarà sicuramente la prima, perchè a trovarle 500 proposte di lavoro nel raggio di 100 chilometri non sarà facile, tanto più che le navigator, che dovranno fare da intermediare con l’offerta e quindi con le aziende, dovranno cercare anche di assecondare i profili di competenza degli aspiranti lavoratori. Per il momento, però, si cerca di capire, che navigar nel mare in tempesta non è facile neanche per i navigator: la prossima settimana, però, dovrebbero arrivare i nuovi computer e poi a fine mese si dovrebbero cominciare a convocare i primi assistiti. Naufraghi del lavoro, in cerca di un porto sicuro.

1 Commento su "Due navigator sul “relitto” del Centro per l’impiego"

  1. Domanda:se io sono un imprenditore e ho bisogno di un collaboratore,operaio ecc.. perché rivolgermi ad un ufficio che mi fornisce nomi di persone che non hanno nulla e che non lavorano da x anni, con questa disoccupazione con un fischio per un posto di lavoro mi si presentano da fuori regione e se permetti prendo uno che già lavora nella giungla del lavoro italiano a due soldi che mi da se non altro la certezza che è abituato al lavoro.
    A chi non a niente e non lavora un posto per dormire un pasto dignitoso e 300€ ed è a disposizione di tutti gli enti comune provincia regione ecc… per 6 ore dalle 8 alle 20
    e 4 ore dalle 20 alle 8 a turni per 36 ore settimanali, e i lavori da fare sono infiniti dalla pulizia strade tombini fiumi ecc.. fino al semplice piantonamento e controllo di beni pubblici ,lavori semplici.
    Se tu gli dai la casa popolare + 780€ esenzione tiket ecc…
    Il manovale a 1200€ al mese si fa un mazzo tanto paga affitto,tasse e tutto lavora da mattina a sera che è stronzo?

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