L’intera Valle Peligna si tinge di democrazia repubblicana. I paesi del comprensorio hanno reso omaggio a settantasettesimo anniversario della Festa della Repubblica Italiana, nata grazie al referendum del 2 giugno 1946, quando in 12.717.923 votarono a favore della repubblica, a discapito dei 10.719.284 elettori che preferirono all’interno delle urne proseguire con il percorso monarchico.
Celebrazione solenne a Sulmona, in piazza Tresca, dove il sindaco Gianfranco Di Piero ha tenuto il proprio discorso, ricordando i valori etici e morali di chi ha dato la vita per la libertà, come i partigiani della Brigata Maiella. “I valori della libertà, della democrazia e dell’eguaglianza sono i fondamenti della Costituzione, – ha sottolineato Di Piero -, nata dalla sintesi di diverse culture e sensibilità, opera dei costituenti che privilegiarono gli interessi della comunità nazionale rispetto alle logiche dell’appartenenza”.
Il Sindaco ha poi espresso gratitudine alle forze armate e alle forze dell’ordine, presidio dello Stato democratico. Gratitudine anche alla Protezione civile, in questi giorni in soccorso delle popolazioni dell’Emilia Romagna. Un ricordo per la Brigata Maiella e Gilberto Malvestuto e un affettuoso saluto al suo ultimo componente vivente, Raffaele Di Pietro. Omaggio del Sindaco anche al Generale Italo Giammarco, a lungo organizzatore puntuale e attento delle cerimonie al monumento ai Caduti.
Il Comune di Pacentro ha voluto donare ai neo-diciottenni il vero pilastro dell’ordinamento repubblicano: la Costituzione italiana, promulgata il 27 dicembre 1947, a firma di Enrico De Nicola. “Sappiate costruire un mondo migliore del nostro”, ha comunicato il sindaco pacentrano Guido Angelilli ai ragazzi che hanno presenziato alla celebrazione del 2 giugno.
Campo di Giove, invece, ha celebrato la Repubblica con l’inaugurazione del Parco della Rimembranza, nei pressi della Chiesa di Sant’Eustachio, in memoria dei caduti della II Guerra Mondiale.
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