È stato arrestato mentre tentava la fuga nei boschi con oltre 35 grammi di droga pronta alla vendita: hashish, eroina e cocaina per un mercato al dettaglio in alta quota. Un giovane di nazionalità marocchina, Mohamed Clamil, 29 anni, è finito nel mirino della guardia di finanza di Sulmona e Roccaraso impegnata da giorni in attività di controlli sul territorio comunale di Prezza, nei pressi del viadotto autostradale. Qui infatti, nelle scorse settimane era stato segnalato un viavai di automobilisti che oltre ad esasperare i residenti aveva insospettito le forze dell’ordine.
Un movimento iniziato in realtà la scorsa primavera come ricorda la sindaca di Prezza Marianna Scoccia che aveva chiamato in causa persino il prefetto per porre fine a una situazione a dir poco preoccupante.
A causa di un gruppo di marocchini che aveva deciso di accamparsi con le tende prima a Cansano, poi a Bugnara, per arrivare a Goriano Sicoli, a Pratola Peligna e infine a Prezza. Sette lunghi mesi di spaccio di eroina al quale oggi le fiamme gialle hanno posto un freno fermando uno dei componenti della banda. Clamil Mohamed, giovane di 29 anni arrestato in flagranza di reato perché trovato in possesso, a seguito di perquisizione personale, di 20 grammi di hashish, 6 grammi di eroina e 6 grammi di cocaina. Sostanza già confezionata e pronta allo spaccio.
Il giovane è stato fermato dopo un concitato inseguimento tra i boschi, dove insieme ad un connazionale, aveva allestito una sorta di bivacco-rifugio, munito di recinzione improvvisata, viveri e acqua. Il mercato dello spaccio, posto al termine di un sentiero di montagna, riforniva così clienti provenienti da tutta la regione. I due hanno tentato la fuga nei boschi: Clamil è stato fermato e, dopo un passaggio in pronto soccorso per le ferite riportate durante l’inseguimento, trasferito nel carcere di Sulmona in attesa della convalida. L’altro spacciatore è invece riuscito a fuggire e a far perdere le sue tracce.
Gravissima questa cosa, siamo terra di nessuno ! La cosa riguarda tutti, perché da queste gentaglia si possono rifornire anche i figli degli amministratori che fanno finta di non vedere … questo vi meritate !
La magistratura facesse il proprio lavoro,mantenendoli in carcere sti soggetti. Purtroppo ci credo poco. Speriamo
Menomale che la Finanza c’è. Sono mesi che gli stanno dietro tutti, difficili da prendere perché nei boschi è facile dileguarsi. Tanto arriverà il sostituto e si riparte con la giostra.
W la guardia di finanza !