Non più al giardinetto o all’angolo della strada, le stecche di fumo o di marijuana si ordinavano via internet e via telefono: su Facebook o con WhatsApp attraverso un codice che poi tanto cifrato non era. Marrone, verde, green, a seconda della tipologia di droga che era richiesta.
Giovani gli spacciatori e ancor più giovani gli acquirenti, molti dei quali minorenni che, per comprare la merce e in mancanza di soldi, spesso davano in cambio la catenina della comunione, il braccialetto regalato dal fidanzato, l’oro rimediato in casa.
Così questa mattina i carabinieri di Castel di Sangro, coordinati dal capitano Domenico Fiorini, e in collaborazione con la Legione Abruzzo e Molise, hanno eseguito tre arresti e diverse perquisizioni tra Castel di Sangro, Sulmona, Pratola Peligna e Montenero Val Cocchiara (in provincia di Isernia).
In carcere, in particolare, sono finiti Alessandro Iacobucci, 32 anni, e Pierluigi Perfetti, 22 anni; mentre agli arresti domiciliari, perché trovato in flagranza di reato con 130 grammi di hascisc in casa, è finito Giovanni Ziroli, 33 anni. I primi due di Castel di Sangro, il terzo di Rionero, ma gravitante comunque sul capoluogo sangrino.
L’operazione è stata eseguita questa mattina dopo una lunga attività di indagine, con intercettazioni e pedinamenti, avviata nel novembre del 2016 e conclusa con l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Sulmona, Marco Billi.
Oltre ai tre arrestati, ci sono altri quattro indagati (tra Sulmona e Pratola) che sono sospettati di essere ponti e fornitori dei due sangrini. Nelle loro abitazioni sono state eseguite questa mattina le perquisizioni con le unità cinofile, senza tuttavia avere riscontri.
I tre saranno interrogati probabilmente martedì dal gip Billi.
Commenta per primo! "Droga a minorenni, tre arresti"