Doppia beffa per l’abusiva: sfratto da casa parcheggio e lavori fermi nella “sua” palazzina

Fine della corsa, o meglio della permanenza in casa, per la donna, settantaduenne, che occupa una delle case parcheggio in via Torta dal luglio 2022. La comunicazione di precetto per il rilascio dell’immobile è stata consegnata lo scorso 31 marzo all’inquilina abusiva, che dovrà fare presto le valigie assieme al figlio (invalido) e trovare al più presto una nuova sistemazione.

La vicenda, però, nasce mesi fa quando alla donna fu concessa l’abitazione, di proprietà del Comune di Sulmona, per consentirle l’isolamento a causa del contagio da Covid-19. L’alloggio fu assegnatole con un’ordinanza firmata dal sindaco sulmonese, Gianfranco Di Piero. Una sistemazione temporanea, tanto che il 4 agosto la donna avrebbe dovuto riconsegnare le chiavi al Comune.

La porta del proprio appartamento, al primo piano della palazzina, è rimasta chiusa da quel momento. La donna ha fatto perdere le proprie tracce e a nulla sono valsi i due sopralluoghi da parte dei vigili della Polizia Locale. A quel punto l’Ente è passato alle vie di fatto. Prima una diffida al rilascio spontaneo, a firma dell’avvocato Marina Fracassi. Poi la determina dirigenziale di sfratto dello scorso gennaio che la donna non ha impugnato davanti al Tar.

A distanza di due mesi il Comune presenta il conto, intimando una rimozione forzata dall’immobile qualora la donna dovesse continuare ad occuparlo abusivamente.

La sua situazione, però, appare disperata. Malata di tumore, l’anziana rimarrebbe realmente senza un tetto sopra la testa, visto che la sua residenza (una palazzina in via Avezzano) è interessata dai lavori del superbonus 110. Lavori che, in realtà, rischiano di non partire con la ditta incaricata che si è volatilizzata nel nulla a causa dell’aumento dei costi delle materie.

La donna, intanto, ha scritto al sindaco sulmonese Gianfranco Di Piero per far valere le sue ragioni. L’anziana si paragona ai profughi di guerra ucraini, chiedendo anche lei un alloggio nel quale vivere. “Agli Ucraini avete dato disponibilità di case nuove con tutti i confort – scrive la donna – ed io, malata oncologica e con un figlio disabile, in una casa malsana distante 5 chilometre da Sulmona e che vi contendete. Vergogna”.

8 Commenti su "Doppia beffa per l’abusiva: sfratto da casa parcheggio e lavori fermi nella “sua” palazzina"

  1. povera donna….le istituzioni DEVONO aiutarla.
    a mio parere se tutti gli inquilini della palazzina facevano come ha fatto lei ora nessuno avrebbe questi problemi…
    Non penso sia stata solo sua la colpa del ritardo dei lavori visto che a quanto pare anche in un’altra palazzina dell’inizio lavori nemmeno la puzza .
    bisognerebbe chiedergli scusa ….

    • Scusa, con il massimo rispetto per la malattia che la affligge, ma se i lavori a casa sua non sono partiti quindi ritengo sia utilizzabile almeno da quello che si capisce dall’articolo, perché non rientra a casa sua? Se avessero fatto altrettanto gli altri suoi condomini?

      • Carlo …a quanto pare è’ stata sfrattata da dove sarebbero dovuti partire i lavori ….proprio per l’inizio Delfi stessi !

        Il comune deve assisterla e dargli una sistemazione ….magari nel suo quartiere di spende ! Le persone non sono pacchi …..hanno dei sentimenti

        • 2 pesi 2 misure | 8 Aprile 2023 at 13:46 | Rispondi

          Guardi che come la signora a Sulmona ci sono diverse persone che per il 110 hanno dovuto lasciare casa! A loro nessuno ci pensa?

          • Ma la casa della signora, sempre legge di l’articolo, non e’ stata oggetto di lavori non ancora essi iniziati quindi ritengo che possa rientrarci. Poi capisci tutti ma magari quell’alloggio occupato potrebbe servire a qualcuno che proprio non ha casa…. Esercitare violentemente le proprie ragioni non e’ nemmeno corretto. Avrebbe semmai potuto impugnare gli atti notificati e se il comune ha ritenuto di eseguire lo stretto evidentemente non ha titolo per occuparlo. Comunque spero le si risolva la situazione anche per affrontare la malattia.

  2. Per chi non lo sapesse è giusto rispondere ma non tutti sono a conoscenza di quanto accaduto.Sono stata segnalata da tutti i condomini con l’assistenza di un avvocato scelto da loro compreso l’amministratore del condominio.Ci sono state due udienze. Sono stata cacciata dal mio appartamento in via Avezzano n 8 interno 3.La mattina del 15 Giugno 2022 alle ore 09:00 sono venuti ufficiale giudiziario polizia fotografo fabbro e nel caso non avessi aperto la porta di casa avrebbero chiamato i vigili del fuoco.I signori condomini hanno tutti le chiavi di casa e del portone d’ingresso in cui hanno messo una catena con un lucchetto, mentre io le mie chiavi di casale ho dovuto consegnare all’amministratore.Per 3 settimane abbiamo dormito in auto.

  3. Il 110 infinito | 9 Aprile 2023 at 00:40 | Rispondi

    Molti lavori con il 110 non sono partiti, le ditte si sono volatilizzate, tanti edifici rimasti incompiuti.molti potranno anche pagare un affitto ma c’ è chi non può.La signora ha già dimostrato di avere tanta forza.

    • Ma nessuno ha obbligato a dare seguito al 110. La scelta di una determinata ditta viene fatta da i condomini. Mo che volete

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