“Dodici tigli su diciotto si potevano salvare”, le controprove degli ambientalisti

“Abbiamo fotografato tutti i tronchi degli alberi tagliati e, come si può ben vedere, la situazione è ben diversa da come la descrive il Comune”.

Non si arrende il Comitato spontaneo per la tutela e la valorizzazione del verde urbano che in un comunicato a firma di Mario Pizzola ribadisce le proprie ragioni in merito alla ingiustificata e dannosa decisione del Comune di Sulmona di tagliare 18 tigli in piazza Garibaldi. Appoggiati questa volta dal parere di “qualificati tecnici indipendenti” ai quali gli ambientalisti hanno mostrato le foto di tutti gli alberi tagliati per “verificare la situazione sanitaria dei tronchi e stabilire la loro vitalità”.

Dettagliata la conclusione dei tecnici che, in base alle fotografie visionate, hanno affermato che “tre piante non mostrano alcun segno di deterioramento del tronco, che si presenta sodo e con assenza di attacco patogeno; l’abbattimento, quindi, è del tutto illegittimo. Nove piante mostrano la presenza di carie fitopatogene al centro del tronco con percentuali variabili dal 10 al 50%; tali valori, però, non determinano la pericolosità della pianta e la sua improvvisa caduta; invece dovrebbero essere adottate misure di controllo periodico, ogni 2 anni, ed effettuati interventi di corretta potatura. Tre piante mostrano l’assenza di porzioni del tronco, variabili dal 25% al 50%, a causa di scortecciamenti profondi o altre cause patogene. Tre tronchi sono da attribuirsi a piante secche, cioè esemplari in cui era totalmente assente la vegetazione. Tutte le altre piante presentavano uno sviluppo vegetativo a volte accompagnato da riscoppi di polloni radicali e del tronco, per cui si presentavano vitali, anche che se con chioma spesso difforme, a volte assente su alcune branche e comunque mai assimilabile allo sviluppo naturale del tiglio. La presenza di carie interne è sempre attribuibile alla scorretta potatura adottata nel corso degli anni, paragonabile ad una capitozzatura più o meno avanzata che facilita l’ingresso dei patogeni”.

Una valutazione per la quale, deducono gli ambientalisti, dodici delle diciotto piante tagliate potevano essere salvate e “comunque nessuna di esse costituiva un pericolo per la pubblica incolumità”. A differenza di quanto continua a ripetere il vice sindaco nonché assessore all’ambiente Sergio Berardi che, ironizza il comunicato “non ha neppure letto la relazione del tecnico incaricato dal Comune perché in essa, in nessun punto, c’è questa affermazione”.

“Un’invenzione del Comune” quella della pericolosità degli alberi che si cerca di avvalorare diffondendo solo alcune delle foto dei tronchi tagliati senza tener conto di quanto effettivamente indicato nella valutazione biostatica del tecnico incaricato dal Comune. Che “in una scala di rischio che va da trascurabile a estremo, inserisce gli alberi che sono stati abbattuti nella categoria di rischio “moderato” per il quale la classificazione adottata dalla Società Italiana di Arboricoltura (sulla quale si è basato il tecnico) esclude che tali piante vadano tagliate, prevedendo per esse solo un opportuno controllo visivo periodico comunque non superiore a due anni”. Lo stesso tecnico che, continuano dal Comitato, “non si sa bene in base a quali elementi, giunge alla conclusione che tutti e 18 gli alberi erano secchi e senza possibilità di ripresa e, smentendo clamorosamente la sua stessa valutazione” alla fine consiglia l’abbattimento.

Una misura decisa dall’amministrazione che “dopo aver ingannato gli ambientalisti con il loro miserevole trucco della finta riunione in Comune, continua a prendersi gioco dei cittadini diffondendo giustificazioni che non trovano alcun riscontro con la realtà”. Ancora una volta il Comune di Sulmona “continua a provocare danni e a navigare a vista nella cura del verde pubblico” si legge nel comunicato nel quale si ricorda la “pessima figura rimediata la primavera scorsa con gli interventi estemporanei e insensati alla villa comunale”.

E dopo aver ribadito la necessità di un censimento del patrimonio arboreo, di un regolamento del verde pubblico e di un apposito ufficio ad esso preposto, il Comitato spontaneo per la tutela e la valorizzazione del verde urbano auspica “che gli amministratori del Comune di Sulmona abbandonino il loro atteggiamento supponente intriso di arroganza e decidano finalmente di dotare la città delle giuste competenze e degli strumenti necessari per la corretta gestione di questo importante comparto per la vita della nostra comunità”.

7 Commenti su "“Dodici tigli su diciotto si potevano salvare”, le controprove degli ambientalisti"

  1. Azz quanti danni che hanno creato questo social…avvocati dottori commercialisti ambientalisti animalisti esperti di economia mondiale esperti di sport analisti poi vai a casa loro e trovi il peggio del peggio…

  2. Pensassero agli alberi veramente pericolosi, come quelli di via papa Giovanni, pensassero a rifare le strade , pensassero, pensassero, ma, soprattutto pensassero a iersen alla casa , dimissioni e commissariamento e poi al voto. Mamma me, come stemm miss, povera Sulmona !!!!

  3. Solidarietà a Mario Puzzola per quello che ha subito. Un atto sinistro commesso dentro un palazzo pubblico, assolutamente assolutamente e riscrivo la terza volta assolutamente, pericoloso per la nostra democrazia e la sua continuazione.

    • Sii! Loppositore su tutto a prescindere.
      Meno male che questa volta l’amministrazione non si è fatta infinocchiare e ha tirato dritto per la sua strada.
      Sono sicuramente meglio 18 alberi nuovi rispetto ai 18 malati abbattuti.

  4. Medesimo. Condivido pienamente.

  5. Quindi secondo il Pizzola locale meglio una analisi basata sulla foto dei tronchi tagliati, il che dimostra che era vero che loro o alcuni di loro erano in piazza a fare le foto e la storia del tranello è una bufala, che analisi basate su metodi scientifici come sostenuto dall’assessore. Ora al di là di questo la cosa veramente stancante e irritante è che continuano con questo Ping pong per avere ragione solo a fini polemici perché ormai gli alberi sono stati tagliati. Il continuare a polemizzare, tipico di questi soggetti, sulla base di foto amatoriali, oltre che discutibile è inutile e fine solo a guadagnarsi due articoli. Le loro posizioni, che per loro sono sempre le migliori, a proposito di supponenza intrisa di arroganza, alla villa sono state già state smentite dai fatti, fatti verificabili semplicemente andandoci. Fatti che dimostrano che la parte che loro hanno bloccato è quella con rami pericolanti che fino ad ora non hanno fatto danni a cose e persone per puro caso, ma ora l’estate sta terminando. Sulla piazza guardassero avanti soprattutto alla sistemazione delle nuove invece di voler sempre e solo guadagnare visibilità.
    Ps attendiamo ancora che l’opposizione in comune, sempre prodiga di comunicati stampa e dichiarazioni su cose inutili, ci faccia capire da che parte sta mostrandosi almeno per una volta interessata a vicende che riguardano e dividono la cittadinanza, la politica non è per i codardi e gli opportunisti

  6. Leggendo questi 4 o 5 commenti dei soliti più o meno noti si capisce come mai questo martoriato territorio difficilmente potrà compiere quel salto culturale che serve

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