Divieto di sosta davanti casa, il Ministero dispone un sopralluogo

Il ricorso lo aveva presentato subito dopo quel provvedimento che le vietava, in sostanza, di parcheggiare sotto casa. Ora la parola passa al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che ha chiesto al Comune di Sulmona di relazionare sull’accaduto e invierà a quanto pare dei controlli, come riporta la nota “Il Provveditorato Interregionale alle OO.PP per l’Abruzzo vorrà esperire il necessario sopralluogo e far conoscere il proprio parere con esauriente relazione”

Ma torniamo alla vicenda dello scorso luglio, che vede contrapporsi l’avvocato del Tdm Katia Puglielli, ex presidente della Casa Santa dell’Annunziata, e una determina del Comune di Sulmona. La Puglielli residente in zona Caprareccia, non avendo a disposizione un parcheggio pubblico, né privato, era solita, così come a quanto pare avrebbero fatto altri cittadini in zona, parcheggiare l’auto davanti la sua abitazione, sede anche del suo studio. Dopo la segnalazione presentata da un residente in Municipio però, con la richiesta di rivedere la viabilità, sottolineando la difficoltà di uscire agevolmente dal cancello della sua abitazione, l’avvocato si è vista piombare una determina di divieto di sosta permanente. Quella zona per il Comune è un’area a verde pubblico e non un parcheggio, dunque la scelta del divieto, provvedimento che ha interessato solo lo spazio davanti casa della Puglielli, che nella vicenda però ha voluto vederci chiaro, la lingua di terra verde in questione, interesserebbe anche altre abitazioni.

Così lei, la sua famiglia e soprattutto i clienti che bussano alla sua porta per cause relative alla Sanità, spesso disabili o in carrozzella, sono ora impossibilitati o hanno grosse difficoltà ad accedere al suo studio. Il riesame in autotutela, dunque il ricorso all’Anac, presentato dall’avvocato, comporta la sospensione del provvedimento, cosa che però non è ancora accaduta. Insomma il rischio ora è trovarsi la beffa di qualche contravvenzione, a causa del divieto a presidiare l’area, seppur nei fatti la disposizione al momento sia congelata.