Distretto Italico, vertice tra IGE e Raiano per protocollo d’intesa

La Valle Peligna è pronta per la svolta green con il Distretto Italico (Corfinio, Raiano, Prezza, Cocullo e Ortona dei Marsi) che ospiterà l’impianto realizzato dalla branch italiana degli australiani di IGE (Infinite Green Energy). E proprio tra i Comuni del comprensorio peligno c’è chi è pronto ad accogliere a braccia aperte il colosso delle energie rinnovabili. Domani, alle 16:00, ci sarà un incontro tra l’Amministrazione di Raiano e IGE Italia per la firma di un protocollo di intesa, nato dopo la manifestazione di interesse del Comune raianese al progetto.

IGE, infatti, è interessata a fare investimenti non solo nel sito di Corfinio, dove verrà materialmente prodotto l’idrogeno verde, ma anche in altri Comuni peligni per la realizzazione delle energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico) necessarie per lo stabilimento.

Un investimento di 220 milioni di euro da parte di IGE e i suoi partners, nazionali e non, che permetterà di realizzare uno degli impianti più grandi d’Europa. Il taglio del nastro dovrebbe avvenire nel 2025, con la produzione di idrogeno verde che eliminerà circa 60.524 tonnellate di emissioni di CO2 all’anno. Partner del progetto di formazione la società Eurosviluppo leader del settore che, grazie alla gestione dei fondi professionali, supporterà le amministrazioni nella creazione dei corsi di formativi. Un passo che conferisce ulteriore valore al progetto Distretto Italico oltre che all’azione di sviluppo di tutto il territorio.

Il vettore energetico sarà utilizzato principalmente dalla Etex, una multinazionale che a Corfinio ha un sito per la produzione di materiale da costruzione alimentato, ad oggi, a metano. L’obiettivo è quello di riconvertire il ciclo produttivo dello stabilimento, grazie alle 12 tonnellate giornaliere di idrogeno verde che verranno prodotte dall’impianto di IGE nel Distretto Italico.

25 Commenti su "Distretto Italico, vertice tra IGE e Raiano per protocollo d’intesa"

  1. A me pare una cosa senza senso. Vogliono utilizzare l’energia elettrica già prodotta da fonte eolica per produrre idrogeno da bruciare per alimentare la etex. Ma allora perchè non utilizzare direttamente quella energia elettrica per alimentare la etex? Forse l’informazione è carente? Se l’informazione è questa, temo si tratti della ennesima trovata per ottenere finanziamenti pubblici, distruggendo però la ricchezza della valle. I politici peligni aprano bene occhi e orecchie per tenere fuori venditori di fumo.

    • La Etex nel ciclo produttivo utilizza gas metano e l’idrogeno ne andrà a sostituire (o a integrare in miscela) il fabbisogno per l’essiccazione delle lastre di cartongesso.
      Processo questo diversamente non gestibile con l’utilizzo di energia elettrica vuoi per la già esistente tipologia d’impianto e per il controllo in continuo e regolazione del processo di fabbricazione che l’energia elettrica comunque non permetterebbe.

      • Quindi milioni di soldi pubblici tutto per la etex? Dove sta il “green”?

        • Non sono addentrato in materia, ma se si riferisce al Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR), è un mezzo di finanziamento a cui altre Società di qualsiasi grandezza e ragione sociale hanno attinto in passato, alla luce del sole e senza gridare allo scandalo.
          Sono fondi che se non saranno spesi qui in vallata lo saranno altrove in Regione dove hanno comunque creato in passato una crescita economica tangibile sul territorio, di esempi di finanziamenti e di insediamenti ne troverà molti e tutti fuori dalla nostra vallata e la differenza e situazione con il nostro territorio purtroppo si vede.
          È forse meglio farli scappare altrove questi finanziamenti? O peggio rispedirli nelle casse della UE?

  2. Valle peligna e eolico…. fa già ridere così. Il famoso vento peligno forte e costante da far muovere una paluccia da almeno 900kW (altrimenti stiamo solo giocando) Scusate, ma questi sono comunicati stampa che vengono forniti dalle imprese o articoli scientifici scritti di proprio pugno?

    • I comunicati stampa per definizione sono forniti dagli uffici stampa delle società, ma ciò non si combina minimamente con la progettazione degli impianti (idrogeno, fotovoltaico ed eolico) dove si sarà tenuto conto e verificato che la richiesta della committente sia soddisfatta e garantita in funzione delle specifiche aree di utilizzo nel proprio sito produttivo.

      • Repetita iuvant. A maggior ragione se faccio un comunicato stampa evito di scrivere castronerie. Parlare di eolico in Valle peligna equivale a vendere il ghiaccio agli eschimesi. Poi se vogliamo credere che gli asini volano allora è un altro discorso. Oppure potremmo fare finta che Collarmele e Tocco facciano parte della conca peligna.

        • Re-repetita iuvant.

          Evidentemente lei è già al corrente della taglia e della tipologia di impianto che viene “proposta” di installare, e della possibile area d’installazione nel Comune di Raiano.
          Io al contrario mi fermo alla più modesta classificazione della taglia degli impianti:
          – Piccola taglia (1-200 kW): diametro del rotore, 1-20 metri; altezza torre, 10-30 metri.
          – Media taglia (200-800 kW): diametro rotore, 20-50 metri; altezza torre, 30-50 metri.
          – Grande taglia (oltre 1000 kW)

          e della superficie del Comune di Raiano pari a circa 29 km² e dall’altezza che varia dai 270 m ai 1153 m s.l.m..

          Se ne sa di più, grazie di informarci.

          • Ninna nanna | 5 Ottobre 2023 at 12:24 |

            Re re repetita iuvant altezza non significa avere un buon vento pulito e constante per 12 mesi l’anno. Ci sarà un motivo se dal 1994 (parco eolico palena Sangro) ad oggi 2023 nessuno non abbia mai messo una pala eolica sui famosissimi monti ventosi di raiano

  3. bene,/igeh2.com/projects/valle-peligna-green-hydrogen-project-2/ poco,pochissimo per illustrare/spiegare un progetto agli investitori (220 milioni),molto probabilmente prevalgono/interessano i finanziamenti pubblici,basta verificare la proprieta’ del patner regionale di formazione,classico dei prenditori privati,lasciando stare la magica parola “green” quali i benefici/ritorni economici sul territorio ? Maestranze impiegate realizzazione/produttivita’ totale progetto? Basterebbe chiedere al general manager abruzzese doc,che dice Rocco ? Quali i vantaggi /profitti/ giovamento del territorio? Fatti,numeri certi, non chiacchiere,e basta,o no?

  4. TUTTE COSE INUTILE VEDREMO QUANDO BENEFICIO PORTERà NELLA ZONA SECONDO ME ZERO POSTI DII LAVORO ZERO CRESCITA E ZERO BENESSERE è SOLO UNA CARTOLINA PROPAGANDISTICA VISTO LE ELEZIONI REGIONALI DELLA PROSSIMA PRIMAVERA M RACCUMAN VUTET A CHISS NON ASPETTANO ALTRO CHE I POLLI SI DIRIGONO AL POLLAIO

  5. ALL’ARRUEC A CADREC, CIRCINILL TIDRILL MALOUDA APPICC ICCIC DE LU CABON A LU PIET FRA AUTR CHE COS A LU PIET FORT AECT FRA

  6. Con l’idrogeno ci si fanno le bombe termonucleari più potenti che esistono.Non vorrei che in questi impianti poi sbagliano ad azionare qualche manopole dobbiamo ricominciare la ricostruzione un altra volta in tutta la provincia d’Aquila. Speriamo in Dio.

  7. Con l’idrogeno ci si fanno le bombe termonucleari più potenti che esistono.Non vorrei che in questi impianti poi sbagliano ad azionare qualche manopola e dobbiamo ricominciare la ricostruzione un altra volta in tutta la provincia d’Aquila. Speriamo in Dio.

    • Tutto ha un rischio, ed esempio ne è il metano (esplosione) e l’energia elettrica (folgorazione) e la acqua potabile (allagamento) normalmente presenti in casa, o i combustibili per le autovetture (benzina, metano, gpl, le stesse batterie di un auto elettrica) e di cui comunque ne accettiamo il rischio senza problemi.
      Io più che dell’idrogeno, mi preoccuperei maggiormente di questa campagna pubblicitaria battente per il ritorno del nucleare in Italia, dove sarà vero che il nucleare di oggi non è quello del “passato”, ma a incidente accaduto, i danni sono gli stessi del “passato” e l’impatto sulla popolazione e territorio non è di poca cosa!

  8. La politica completamente assente, come ultimamente avviene in questo territorio. Sempre più convinto che si tratta dell’ennesimo scempio atto ad arraffare soldi dei contribuenti. La senatrice che dice? I consiglieri regionali che dicono? Visto che siamo in campagna elettorale dovrebbero esprimersi.

  9. Si sì …..e’ poi alla fine pagano i terreni agricoli a 2 euro a mq .
    Ma per favore …

  10. Un operatore del nord Italia di fotovoltaico per il mio terreno agricolo mi ha offerto 2 euro a mq ….gli ho detto che sotto il 3 non sarei sceso e non si è’ fatto più sentire !
    Mha….

  11. @Ninna nanna | 5 Ottobre 2023 at 12:24 |
    Re-re-re repetita iuvant.
    Ma forse lei è in possesso di un documento non dico tecnico ma quantomeno di sintesi dal quale ha dedotto che vi è un progetto di installazione di pale eoliche sui “famosissimi” monti ventosi di Raiano?
    E’ persona informata o sono solo personali supposizioni?

    • IGE, infatti, è interessata a fare investimenti non solo nel sito di Corfinio, dove verrà materialmente prodotto l’idrogeno verde, ma anche in altri Comuni peligni per la realizzazione delle energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico) necessarie per lo stabilimento.

      Viene scritto di eolico nei comuni della valle peligna. Lei nel commento parla di ipotetico sito di raiano. Ora che sia raiano, o altro comune della Valle peligna il succo del discorso non cambia. Il vento non è come il sole. I pannelli solari dove li metti metti (che sia Palermo o Aosta) orientati a sud comunque producono energia sempre. Con l’eolico no. E non basta dire che poiché si vedono muovere le punte degli alberi allora è possibile piazzare una pala. E ripeto, secondo lei come mai la nostra valle non ha neanche un giocattolino da 60kW mentre basta svoltare a popoli lato pietranico si vedono tante girandole?

      • Le chiedo almeno la correttezza e coerenza di citare gli altrui commenti per intero e non l’estrapolarne parole avulse dal contesto.
        Le ripropongo la lettura di 2 miei precedenti commenti:
        1) Evidentemente lei è già al corrente della taglia e della tipologia di impianto che viene “proposta” di installare, e della possibile area d’installazione nel Comune di Raiano.
        Io al contrario mi fermo alla più modesta classificazione della taglia degli impianti:
        – Piccola taglia (1-200 kW): diametro del rotore, 1-20 metri; altezza torre, 10-30 metri.
        – Media taglia (200-800 kW): diametro rotore, 20-50 metri; altezza torre, 30-50 metri.
        – Grande taglia (oltre 1000 kW)
        e della superficie del Comune di Raiano pari a circa 29 km² e dall’altezza che varia dai 270 m ai 1153 m s.l.m..
        Se ne sa di più, grazie di informarci.
        2) Ma forse lei è in possesso di un documento non dico tecnico ma quantomeno di sintesi dal quale ha dedotto che vi è un progetto di installazione di pale eoliche sui “famosissimi” monti ventosi di Raiano?
        E’ persona informata o sono solo personali supposizioni?

        Spero noti ora, se non lo ha fatto in precedenza, il contenuto dei commenti.
        Spero noti ora, se non lo ha fatto in precedenza, di non aver ancora dato “risposte” alle domande poste.

        • Inutile continuare, non capisco dove vuole arrivare. Ripeto per l’ultima volta, se intende ok altrimenti amen. Nell’ articolo viene scritto “IGE, infatti, è interessata a fare investimenti non solo nel sito di Corfinio, dove verrà materialmente prodotto l’idrogeno verde, ma anche in altri Comuni peligni per la realizzazione delle energie rinnovabili (eolico e fotovoltaico) necessarie per lo stabilimento”. Ora per il fotovoltaico non ci sono problemi, ma per l’eolico? La Valle peligna non ha il vento idoneo per tale applicazione. Ripeto ancora, secondo lei perché mai nessuno ha mai installato pale eoliche in valle peligna anche di piccola taglia (60kW) come quelle che si vedono sui versanti di tocco e pietranico? Per idrogeno verde significa che l’impianto di produzione deve essere alimentato al 100% da fonti rinnovabili. L’idrogeno è un vettore energetico non una fonte energetica come il solare, fotovoltaico, idroelettrico. La differenza è abissale.
          Se vuole approfondire sull’eolico, la invito a leggersi le linee guida della regione Abruzzo. Documento pubblico facilmente trovabile su internet.

  12. È stato risposto. Null’altro da aggiungere, chi vuol capire capisca.

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