Mentre la provincia tiene chiuse le strade che destano nella situazione più critiche, la natura si riprende ciò che gli appartiene. Anni di mancata manutenzione su strade che ne necessitano più del normale portano a situazioni da terzo mondo. Così un canale di scolo ostruito da troppo tempo, con una pioggia più abbondante del consueto trasformano uno scenario maiellino nelle Niagara Falls.
Cumuli di detriti venuti giù a forza dalla montagna, trasportati dalla forza inesorabile dell’acqua. È questa la situazione in cui si presenta ora un tratto della strada provinciale 54, nel tratto fra Campo di Giove e Fonte Romana, oggi interdetta al traffico per volontà della provincia in base ad un’ordinanza che però nessuno rispetta e che ora per forza di cose sarà e della natura sarà costretto a rispettare. Una situazione a dir poco drammatica che se non vedrà il pronto intervento dell’ente non potrà che precipitare ulteriormente.
La nostra Regione si dimostra ancora una volta un territorio fragile, che in quanto tale andrebbe mantenuto con un’attenzione meticolosa. Se le promesse della Provincia non dovessero essere osservate con estrema urgenza – 18 milioni di euro sulla viabilità, di cui 580mila per interventi urgenti – c’è il rischio che casi come quelli della provinciale 54 diventino l’ordinario, arrecando a ridosso della stagione estiva, ingenti danni non solo alla mera viabilità ma anche a tutto il comparto turistico che nei mesi di bella stagione vive il suo momento migliore. Senza dimenticare che la contemporanea chiusura della Frentana, della provinciale 54 e della regionale 487 tiene completamente isolato Passo San Leonardo e come denuncia il Comitato Frentana Aperta “non ci sarà rivincita per un territorio del quale il destino è già stato deciso, non per incapacità né per errore, ma per un precisa scelta”.
Savino Monterisi
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