Discarica Bussi, M5S presenta un esposto

Non si placano le polemiche sulla discarica di Bussi. Il M5S ha presentato un nuovo esposto alla magistratura perché nel sito inquinato, a distanza di 10 anni, non è cambiato nulla. Anzi, il Comune, paradossalmente, ha palesato la sua disponibilità ad acquisire i terreni inquinati 2A e 2B , come condizione posta dalla Solvay per la bonifica. Niente di più sbagliato secondo i grillini che far addossare le colpe al pubblico per gli errori del privato. Su questa possibilità si erano già espressi gli ambientalisti del movimento H2o ricordando come la legge non permetta al pubblico di acquisire patrimonio pubblico compromesso e che non abbia un qualsivoglia valore per la comunità, e purtroppo, ad oggi, quei terreni hanno un valore solo  in negativo.

I consiglieri regionali 5 Stelle, insieme al deputato Gianluca Vacca, hanno ricordato come dalla sentenza del Consiglio di Stato dello scorso anno, che ha proposto un’altra procedura del codice dell’ambiente, nei fatti le istituzioni sono ripartite dall’inizio rallentando, tempisticamente parlando, il processo di bonifica.

Nel loro esposto, presentato a Corte dei Conti, Anac e carabinieri, i 5 Stelle chiedono di avviare la bonifica a partire dalle zone più inquinate; propongono la tutela delle risorse economiche pubbliche e, quindi, di allontanare l’ipotesi che il Comune di Bussi acquisti i terreni sospendendo l’iter già avviato; e ultimo, ma non meno importante, di tutelare le aree tra il Tirino ed il Pescara di maggior pregio ambientale evitando la reindustrializzazione impattante bensì favorire il turismo eco-compatibile. s.pac

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