Direzione Parco Majella, niente concorso da 10 anni. Tre esperti scrivono al Ministero

Dieci anni con il Parco nazionale della Maiella privo di un direttore scelto secondo le procedure di legge. E’ dai toni molti forti e aspri la nota che due ex direttori dei Parchi abruzzesi, Dario Febbo (Parco del Gran Sasso e Parco d’Abruzzo) e Giorgio Boscagli (Parco Sirente-Velino) hanno inoltrato al Ministero dell’Ambiente, assieme a Massimo Pellegrini (ex funzionario responsabile per l’attuazione del PATOM).

Una nota di denuncia contro la direzione del Parco, con una procedura concorsuale che tarda ad essere espletata dopo la pubblicazione del Bando pubblico, risalente ormai al 2013. L’Ente Parco nonostante abbia perso, con sentenza passata in giudicato, un ricorso al TAR con i giudici che disponevano di selezionare una terna di candidati tra i sedici concorrenti che avevano avanzato la candidatura, ignora da anni di fatto sia i contenuti dell’esito della sentenza che le conseguenti ripetute richieste del Ministero.

I questi anni, secondo i firmatari della richiesta, il Parco è stato prima retto da un direttore “a scavalco”, in quanto già direttore del parco regionale Sirente-Velino, che non era però, all’atto della nomina, nell’albo degli aventi titolo ma che ha gestito l’area protetta per quattro anni per poi andare in pensione. Successivamente è stato individuato tra i funzionari dell’Ente un facente-funzione di direttore e che è tuttora in carica dopo altri quattro anni.

Solo nel 2018 il Parco ha individuato una terna, bocciata dall’organo vigilante in quanto il consiglio direttivo aveva selezionato persone non più idonee, a causa dell’età o per altre motivazioni. La beffa è che a rimanere fuori dai giochi, invece, furono ex Direttori di altri parchi con titoli e requisiti tali per ricoprire il ruolo.

Febbo, Boscagli e Pellegrini segnalano al Ministero che la nuova terna, selezionata ad agosto 2023, dopo ben 10 anni dalla pubblicazione del Bando, include due persone di 68 anni, quindi non più idonei per età, escludendo invece ex Direttori di parco nazionale che hanno tuttora i requisiti per l’incarico.

“E pensare che credevamo che i nuovi Enti Parco, nati dopo tangentopoli, dovessero essere esempi di novità e trasparenza anche nella gestione amministrativa – si legge nella nota -. l’augurio è che questo Ministero, esercitando sino in fondo le proprie funzioni di vigilanza, voglia porre davvero la parola fine a questa interminabile serie di illegittimità nominando un Commissario ad acta che formuli una terna credibile. Il nostro interesse a questo punto è quello, finalmente, di una gestione corretta, efficace ed efficiente per il bene del Parco della Maiella che abbiamo contribuito a far istituire”.

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