Diocesi in ritirata, vince “la rivolta dei fedeli”, i don resteranno nelle parrocchie

Una battuta d’arresto sul piano di riordino annunciato dal vescovo. La discesa in campo dei terreni malumori, il malcontento dei parrocchiani, ha costretto la diocesi ad una brusca frenata. Un dietro front almeno per l’annualità del 2017- 2018,  così i 30 don, destinati al trasferimento e all’obbligo dell’obbedienza potranno restare nelle loro canoniche. Una proroga di un anno dunque per i pastori di anime, protagonisti silenziosi, in queste settimane della rivolta dei fedeli che annunciavano oltre alle petizioni avviate, anche missive dirette al Vaticano. Così la riunione del presbiterio stamane, la soluzione, che più che accomandonte fa rima con lungimirante, decide di graziare i sacerdoti e i fedeli in prima fila sedando la polemica in libera espansione.  Insomma i parrocchiani riportano la vittoria e il prete in canonica, per il vescovo e la Diocesi arriva lo stop e la meditazione. Davanti ai fedeli in rivolta, l’autorità della riorganizzazione pastorale per ora batte in ritirata.

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