Avrebbe dato fuoco all’auto del suo rivale, anzi a quella della madre: con l’accusa di incendio doloso e danneggiamento è stato rinviato a giudizio ieri Aldo Ferrera, 21 anni originario della Sicilia, ma residente a Pratola Peligna. I fatti risalgono all’ottobre dello scorso anno quando Ferrera, per futili motivi, diede alle fiamme nella notte la Ford Focus del giovane con cui aveva un conto in sospeso. Non il primo episodio, in verità: lo stesso Ferrera pochi mesi prima avrebbe esploso contro l’abitazione della stessa vittima dei colpi di pistola. Episodi inquietanti che trovarono una chiave di lettura quando a luglio dello scorso anno i carabinieri fermarono al casello di Pratola Peligna il padre del ragazzo con una pistola e dei proiettili in auto. Gli stessi che probabilmente raggiunsero anche un edificio di Pratola Peligna. Per quei fatti padre e figlio sono stati già condannati in primo grado a maggio scorso a quattro anni e dieci mesi di reclusione il padre (Andrea) e a tre anni e dieci mesi il figlio Aldo. Per quest’ultimo, ora, si aggiunge un nuovo procedimento penale che si aprirà davanti al tribunale il prossimo 6 marzo.
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