
Michela Marzano – Stirpe e vergogna – Rizzoli; Fabio Stassi – Mastro Geppetto – Sellerio; Laura Imai Messina – Le vite nascoste dei colori – Einaudi per la sezione Narrativa; Emanuele Fiano – Il profumo di mio padre – Piemme; Raffaella Scarpa – Lo stile dell’abuso – Treccani; Michele Salvati/ Norberto Dilmore – Liberalismo inclusivo – Feltrinelli per la Saggistica e Goffredo Buccini – il tempo delle mani pulite – Laterza; Giovanni Rinaldi – C’ero anch’io su quel treno – Solferino; Paolo Valentino – L’età di Merkel – Marsilio; Mirella Serri – Claretta l’hitleriana – Longanesi per il giornalismo.
Sono questi i finalisti del Premio Croce, presentato questa mattina a Pescara alla presenza di Dacia Maraini, presidente della giuria, che ha voluto dedicare questa edizione a Pasolini a cento anni dalla sua nascita (il 5 marzo) al quale ha anche dedicato il suo ultimo libro “Caro Pierpaolo”.
I finalisti ora saranno sottoposti al giudizio di oltre tremila giurati in rappresentanza di 42 giurie popolari costituite da studenti non solo abruzzesi, ma anche dai carceri di Sulmona e Pescara, le università della terza età di Sulmona, Popoli e Lanciano e ovviamente dalle associazioni del Comune di Pescasseroli, dove il Premio Croce è nato.
Le giurie avranno ora circa due mesi e mezzo di tempo per esaminare e giudicare le opere proposte. Il loro giudizio verrà comunicato nel corso dell’assemblea, si spera in presenza, che avrà luogo a Montesilvano venerdì 27 maggio. Poi la giuria presieduta da Dacia Maraini esaminerà le loro indicazioni e decreterà i vincitori dell’edizione 2022 che verranno premiati a Pescasseroli il 30 luglio.
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