Non si è fatta attendere la risposta del consigliere di matrice civica, Franco Di Rocco, alle parole del presidente del Consiglio Comunale, Cristiano Gerosolimo. Di Rocco avrebbe sentito telefonicamente Gerosolimo dopo la convocazione della Conferenza dei Capigruppo per chiedere se nella prossima seduta del consiglio comunale sarebbero state inserite le richieste di civici e Lega come punti all’ordine del giorno. Le richieste a gran voce di un consiglio ad hoc sulla crisi politico-amministrativa e sulla vicenda dell’affidamento della refezione scolastica, sono state disattese, portando la frangia più corposa dell’opposizione a minacciare di disertare la seduta di lunedì, e di rivolgersi al prefetto.
“Mi è stato risposto che il Consiglio sulla crisi e sull’affidamento del servizio mensa si sarebbe fatto (e ci mancherebbe!) – scrive Di Rocco – ma solo successivamente, considerato che la maggioranza era impegnata in alcune valutazioni e sottolineando, inoltre, come i termini per la convocazione non fossero ancora scaduti”.
“Questa amministrazione – continua il consigliere civico -, di fatti, ha completamente delegittimato la conferenza dei Capigruppo, ritenuta ormai luogo dove imporre tempi e decisioni prese in riunione di maggioranza tanto da annunciare alla stampa le date di Consiglio prima ancora di aver sentito le opposizioni”.
“Non da ultimo – conclude – mi preme evidenziare la totale assenza di metodo nell’applicare il Regolamento con sedute di Ufficio di Presidenza che vengono tenute bypassando una vera e propria convocazione. Sfido il Presidente a smentire le mie parole così come lo sfido a smentire la volontà da lui espressa in più sedi, tra il serio ed il faceto, di celebrare il Consiglio ben oltre il termine dei 20 giorni stabilito dall’art.39 del T.U.E.L. Ritengo che i sulmonesi meritino di sapere al più presto i risvolti di una crisi che ha paralizzato per mesi la Città e meritino chiarezza in riferimento all’affidamento del servizio di refezione scolastica per i quali abbiamo già sottolineato i profili di opportunità che investono il Consigliere Di Benedetto e i contrasti tra il disciplinare di gara e quanto stabilito dall’ANAC. Mai ho lasciato intendere di voler concordare una data che non tenesse conto dell’art.39 del T.U.E.L., ho semplicemente dichiarato che avrei sentito il Presidente per concordare una data che rispettasse quanto previsto dalla legge. È giunto il tempo di confrontarsi nella massima Assise cittadina”.
Ect !
Dovrebbero abbassare i condizionatori dell’aria!! A luglio con le giacche a vento!! Ma insomma! Noi paghiamo per farli stare al freddo a luglio!! Per fortuna certe cose non sfuggono alla stampa! Bravo il germe!!
Frekete non dormirò questa notte.
Credo si stia passando da un teatrino estivo a un altro.
Se i civici e la minoranza e mettiamoci dentro anche gli EX vogliono darsi e avere ragione, dovrebbero attendere la scadenza dei 20 giorni perentori della convocazione (art. 3 dello statuto comunale), che se non erro scadrebbero il 23 del mese per poi accusare la giunta di mancata convocazione, e il Presidente del Consiglio può inviare gli avvisi di convocazione ai consiglieri con un “congruo anticipo” e in caso di urgenza almeno 24 ore prima della fissata data (art. 6-a dello S.C.) e tutto questo se quanto riportato riportato nel verbale della conferenza dei capigruppo venga ritenuto legittimo e validato nel contenuto e parlo del numero dei partecipanti in primis, altrimenti… abbiamo fatto solo chiacchiere.