Di Maio a Sulmona: tutte le stelle dei desideri

La platea non è quella che uno si aspetta, non da un movimento nato da poco. Un movimento di giovani, insomma. Almeno a Sulmona le teste, tante, che affollano la sala dell’Hotel Manhattan per acclamare il leader 5 Stelle, Luigi Di Maio, sono per la gran parte brizzolate. Un dato anagrafico che non spaventa certo il vice premier, il cui messaggio è soprattutto per i giovani. Con quel reddito di cittadinanza appena intascato, che fa il paio con il più adeguato, per la sala, quota cento.
Ma oggi (ieri, ndr) è giorno di festa a Sulmona: l’arrivo di un alto in grado che solo in una campagna elettorale così delicata ci si può aspettare. I grillini, in fondo, a queste elezioni di febbraio, in solitaria nel Paese, si giocano una fiche importante: la prima cartina al tornasole di sette mesi di governo gialloverde, con in più la sfida tutta interna con la Lega.
Per questo Giggino si tiene stretta Sara (Marcozzi), se la abbraccia e se la coccola e la lancia come speranza, “unica speranza e grande occasione per l’Abruzzo”.
Le danze le apre proprio la ormai ex consigliera regionale proiettata di nuovo alla presidenza, come cinque anni fa, ma con il vantaggio di un curriculum d’opposizione che non ha fatto cadere foglia in questi anni.
I cavalli di battaglia con i soldi restituiti, le barricate sulla sanità, le lotte contro il grande nemico D’Alfonso. La Marcozzi testa la platea e lo ripete un paio di volte quel nome, per sentire la reazione, l’effetto che fa. E per attaccare il suo concorrente Giovanni Legnini “che certo non può vantarsi di essere un civico come dice”. E’ più tenera, la Marcozzi, con il centrodestra, anche se il vero avversario, stando agli ultimi sondaggi, dovrebbe essere proprio quel senatore “venuto da Roma”.
Poi è la volta del vice premier, che chiede fiducia per cambiare anche l’Abruzzo, a partire dalla gestione della sanità, “il bancomat della politica”, dove le Regioni “contano molto più del ministro, grazie alle nomine – dice Di Maio – di direttori e manager che disfano quel che il governo indirizza. Partiremo da qui – aggiunge – nel far tornare il merito al posto degli amici”.
E ancora il reddito di cittadinanza: “Nei prossimi mesi daremo un reddito ai milioni di italiani e a circa 200mila abruzzesi che finora non lo hanno avuto – spiega Di Maio – questo non solo permetterà di restituire dignità alle famiglie, ma alimenterà la domanda interna, con centinaia di milioni di euro che finiranno in supermercati e piccole attività. Ai beneficiari infatti sarà data una carta che potranno e dovranno utilizzare, pena il decurtamento di quanto gli spetta, in beni di prima necessità”.
E siccome la piazza è quella di Sulmona, Di Maio non può sottrarsi alle domande dei giornalisti sui grandi temi locali: tribunale e Snam, principalmente.
“La riforma delle geografia giudiziaria portata avanti in questi anni – dice a proposito dei tribunali di Sulmona, Avezzano, Lanciano e Vasto – è una geografia che non ha senso. Un po’ alla volta la rimetteremo a posto, che significa ridare tribunali a zone di questo Paese in cui c’è bisogno di tribunali, di strutture della giustizia, che significa anche dare la possibilità di avere presidi di garanzia sul territorio”.
E ancora sul progetto del gasdotto, che va avanti nonostante le promesse fatte dai suoi durante la campagna elettorale per le politiche: “Nei prossimi mesi ascolterò le comunità su questo – aggiunge il vice premier – i comitati e tutti coloro che si sono occupati di queste questioni, ed è chiaro ed evidente che se ci sono dei rischi per l’incolumità di questo territorio, io sono il primo a volerci vedere chiaro e a non dare nulla per scontato”.
Sperando che non sia troppo tardi.

14 Commenti su "Di Maio a Sulmona: tutte le stelle dei desideri"

  1. “… è chiaro ed evidente che se ci sono dei rischi per l’incolumità di questo territorio, io sono il primo a volerci vedere chiaro e a non dare nulla per scontato.” Tradotto per i poveri mortali: diamo un’ultima “parvenza di speranza” fino al 10 febbraio e poi l’11 riprenderemo le parole del compagno DiBa scusandoci anche con gli abruzzzesi (oltre che con i pugliesi), perché in ballo ci sono troppi miliardi e perché i delinquenti che hanno governato prima hanno permesso delle penali troppo alte in caso di annullamento. Tanto a breve avremo tutti una carta prepagata con la quale fare la spesa e rimettere in moto l'”economia”!

  2. Senza un candidato che sia uno nelle liste del M5S della nostra zona dobbiamo sperare che gli eletti di detto movimento marsicani ed aquilani si battano per il tribunale e l’ospedale di Sulmona? Ahahahahahahahah!
    Votiamo candidati locali, è l’unica cosa sensata che possiamo fare, e votiamone uno che abbia chances di essere eletto. Solo se siamo compatti possiamo salvare il nostro territorio. Ogni voto al movimento è un voto contro il nostro territorio, così come ogni voto a chiunque non appartiene alla nostra area.

  3. L’assenza dei giovani è semplicissima da spiegare… non vi sono più!!!
    E’ l’assenza dovuta alla “carestia” di uno sbocco lavorativo in vallata, on onseguente emigrazione in altri lontani lidi, eccezion fatta (ma sempre in numero minore) di quei giovani (+ o – anagraficamente, purchè si ottenga il posto) affiliati ai politici/padrone locali a cui hanno venduto il loro futuro, nonchè l’anima e l’orgoglio personale.

    I non giovanissimi presenti, sono coloro che riconoscono gli errori del passato e tentano nel loro piccolo di dare il loro contributo nel recuperare a nuova vita una “vallata di vecchi” sperando in un migliore futuro per i lori nipoti nati lontano, semmai torneranno i loro figli emigrati. 🥺

  4. Signor Temp ha perfettamente ragione, o meglio in parte. Io “dovrei” rientrare in quella categoria che definisce dei giovani. Molti amici è vero sono stati costretti (ma devo dire alcuni hanno voluto) a lasciare questa Valle; ce ne sono tanti altri però che invece sono restati ( o addirittura tornati) per dare un’ultima speranza al territorio ed al proprio futuro. Purtroppo quelle persone attempate presenti ieri a vedere Di Maio (magari non tutte) non si rendono conto di essere state uno dei fattori determinanti la caduta economica e culturale delle nostre aree interne. Come ieri continuano a ricercare la strada più semplice, ieri col signorotto di turno e oggi con uno “stipendio mensile” generosamente offerto dalla “Stato” (ovvero sempre da noi).
    Al nostro Abruzzo (per dimensioni e popolazione) per ripartire seriamente basterebbe anche solo saper gestire veramente e con maggior trasparenza i fondi europei, senza lasciarli sempre nelle mani di pochi individui che immancabilmente li usano a proprio piacimento.
    Quelle stesse persone dovrebbero imparare a non disinteressarsi sempre della politica e a pretendere da chi si candida correttezza e rispetto al di là dei colori.

    • Certamente tante sono le cause dell’allontanamento dei giovani dal loro luogo natio, chi per motivi lavorativi, chi per motivi del tutto personali e volontari (coloro che hanno voluto) e di ritorno chi è tornato per le stesse cause (un trasferimento lavorativo, o il non abituarsi al nuovo posto di lavoro e di vita), ma questo è oggi come ieri ed è così in ogni angolo del mondo.
      Calzando il tutto sulla nostra realtà passata e presente non è da dimenticare che la nostra zona come l’intero Abruzzo è una terra di emigrazione e non dobbiamo fermarci a rimpiangere ed analizzare il solo passato boom economico.

      Il problema odierno è che ora, diversamente dal passato, l’incidenza della popolazione giovanile nel tessuto sociale della zona, è in caduta libera, e basta farsi un giro nei paesetti del circondario o anche nella più classica vasca serale lungo il corso Ovidio per averne conferma e non aggiungo nulla che a tutti non sia già noto.

      Non so quindi come lei possa accusare (anche se una sola parte) di colpe e di quali e con quali prove, questi signori; ancor di più se sono persone rimaste qui in vallata, permettendo alle seguenti generazioni, che non è la mia, ma certamente la sua (da come si è espresso anagraficamente) di vivere in questa splendida vallata…
      Ma se mi posso permettere, lei (e forse lei c’era) e gli altri giovani della vallata, dove eravate ieri?
      Devono essere ancora i nonnetti a pulirvi il culo e a darvi le soluzioni del momento? O sono sempre buoni per la mancetta e aiutare il magro bottino mensile famigliare?
      Queste persone non meritano assolutamente un trattamento del genere.. loro c’erano e voi no.. e c’erano anche per chi è giovane come lei e con le loro motivazione i non con quelle che lei suppone.

      In ultimo per risponderle al suo ultimo commento, lo vedo altamente politico, solo che i finanziamenti che sono gestiti politicamente, dove hanno interessato i privati sono stati dati sempre a pioggia e con risultati pari a zero… ed è qui che ci vorrebbero dei giovani che diversamente dai loro genitori/nonni, scevri da ogni colore politico e immacolati nella correttezza saprebbero sicuramente fare meglio dei predecessori… ma non si vedono!!!

      In ultimo, vediamo quanti giovani, puri di animo e di spirito politico saranno presenti nei prossimi “caldi” comizi elettorali(vecchio termine passato in disuso, ma tant’è), e all’ingresso mettiamo un limite oltre che nel numero dei partecipanti anche alla loro età anagrafica… tanto per non strumentalizzarli nuovamente e inutilmente.. 50? 60? 70? oltre? Faccia lei!!!

      • Mi dispiace che si senta offeso. Non mi sembra di aver mancato di rispetto ad una intera generazione. Ho solo detto che la situazione attuale è anche figlia del passato, o no?!. La classe politica che ci ha governato negli ultimi decenni chi l’ha scelta. Prima o poi si dovrà fare un minimo di autocritica e non sperare solo in qualche nuovo Messia esterno. Le garantisco (ma è libero di crederlo o meno) che da tempo ormai ho smesso di farmi pulire dai miei genitori e che anzi da ormai qualche anno sono io che mi prendo cura dei miei figli i quali vorrei continuassero
        a vivere qui anche nei prossimi anni. Per quanto riguarda i genitori invece cerchiamo di sostenerci a vicenda in quanto famiglia, perché l’aiuto non è solo genitore figlio ma anche figlio genitore. Sui finanziamenti a pioggia credo che abbia sbagliato regione. A me risulta che l’Abruzzo sia in coda a quasi tutte le regioni per quanto riguarda l’utilizzo dei fondi europei.
        In ultimo, io non pretendo che ci debba essere uno sbarramento anagrafico, dico solo che ci vuole un cambio di mentalità e questo lo si può e lo si deve fare a 20, 30, 40,50,…
        Sempre che si voglia rivitalizzzare il nostro territorio; se invece si vuole continuare a fare le “vasche” per il Corso e contare le pecore faccia pure.

        • La parte offesa no sono io ma le “persone attempate” (sue parole), e alle quali dovrebbe più di una scusa.
          Il dilemma è che lei ha arbitrariamente colpevolizzato queste persone attribuendogli responsabilità che nel suo ultimo commento ha ribaltato in una più generica figura… la “classe politica”, e se costoro non l’avessero votata questa classe politica? Lei che ne sa? E se costoro fossero a lei più vicini di quanto pensa che giudizio darebbe?
          Contrariamente, ho apprezzato il suo aver riconosciuto il valore dei suoi genitori e progenie, ma ben guardandosi di dare alcun giudizio politico per i primi e di errori (e ci mancherebbe) per i secondi, valorizzandone infine le figure di figli e genitori… e qui la invito nuovamente a riflettere sui precedenti azzardati giudizi!!!
          Per i fondi europei lei ha parlato di gestione e trasparenza e di questo le ho risposto, non di quanto denaro sia stato intercettato.
          Per il cambio di mentalità, gli arzilli (mio affettuoso aggettivo) e “attempati” signori, vi hanno messo la faccia, il cuore e anche la coccia(mentalità) che lei stenta a riconoscere loro… invitandomi a fare le vasche e a contare le pecore lungo il corso, quando per le ragioni già precedentemente esposte non ci sono più giovani da contare e ancor meno di pecore (intese come ovini)… anche se per quest’ultime e ora la intendo figurativamente, un leggero dubbio di celata presenza ancora mi resta!!!

          • La invito a rileggere i “suoi” commenti visto a che in più di un passaggio ha etichettato i giovani del territorio con giudizi poco felici. Le ribadisco che tra i giovani rimasti qui ci sono quelli “affiliati” ma anche quelli che quotidianamente si danno da fare senza dover ringraziare nessuno. Il problema è (a mio giudizio) continuare ad attendere che da “Roma” o da qualsiasi altro posto possa arrivare la soluzione ai nostri problemi.
            Per quanto riguarda i fondi, non parlo di denaro intercettato ma ad esempio di fondi certi che non si riescono (o non si vogliono) a spendere perché legati a bandi costruiti ad arte per essere direzionati solo ad alcuni, o che magari vengono messi in stand by in attesa di qualche tornata elettorale.

  5. Aldo Tassinari | 19 Gennaio 2019 at 18:26 | Rispondi

    signor Temp sono d’accordo con lei. analisi perfetta.

  6. @ Ma | 20 Gennaio 2019 at 7:18 am |
    ——–
    Innanzitutto, noto con piacere che in questo ultimo commento ha smesso di criticare i non più giovani e forse qui ha capito di aver commesso un errore e la cosa non può che farmi piacere a me come ai diretti interessati.
    Non riconosco di aver detto frasi poco felici nei confronti dei giovani, quando ho affermato:
    – che ve ne sono di affiliati ai politici (e anche lei lo ha scritto, come afferma di ribadirlo, ma io prima di questo suo ultimo commento non l’ho mai letto);
    – che ve ne siano in perenne fase di mantenimento (e mi smentisca se non ve ne sono);
    – che si sono estraniati alla vita politica (l’assenza dei giovani dai comizi da lei stesso manifestata);
    – che ve ne sono anche del tipo “pecore politiche” intese come appartenenti ad un gregge politico (o esiste solo la versione immacolata dell’agnello?)
    Ma non ho fatto di tutta un’erba un fascio, assolutamente no, dando le motivazioni di una scarsa presenza giovanile, dove invece lei al contrario ha continuato gratuitamente ad offendere una generazione con l’ottenimento di un lavoro per meriti “politici”, nonché a successive pensioni (lo stipendio mensile) pagate dalle tasche del contribuente…. Mi spiace ripetermi. ma sono sue parole.
    Nel mentre di tutto ciò, lei continua a glissare sulle domande poste; ha attaccato prima le” persone attempate” causa del disastro economico della nazione (ma veramente?) poi la classe politica, ora Roma e altri non meglio specificati, domani attaccherà l’Europa? Capisco che abbia una rabbia interna da sfogare per una crisi “mordace”, ma si calmi e non spari a zero su tutto e di più. Lei dice di non attendere, allora ci indichi cosa fare.
    Per la vicenda finanziamenti europei si è nuovamente ripetuto e non voglio anch’io ripetermi.
    Chiudo ringraziandola del rientrato insulto agli “attempati” ed era questo il mio obiettivo e mi ritengo pienamente soddisfatto, certo che ora avrà imparato la lezione del rispetto di chi è venuto prima di noi, anche per noi e per…loro.
    La politica è altro… discutiamone pure.
    Buonanotte.

    • La ringrazio temp perché comprendo come ormai non si abbia più voglia di ascoltare (o leggere) i pensieri altrui ma solo proiettare i propri sugli altri. Forse riuscire a comprendere questo sarebbe un bel passo verso un possibile cambiamento. Tranquillo non c’è alcuna rabbia da sfogare, così come non ci sono insulti rivolti a nessuno. La invito, se vuole, a rileggere il tutto in maniera serena. Per il resto la saluto.

      • Prendo atto della sua presa di coscienza e di stanchezza di questo spiacevole accadimento e di come abbia accolto le mie tesi non confutandole, come condivido che no vi sono “insulti” avendola usata proprio lei adesso e solo adesso.
        Quando vuole sono qui.

  7. Antonio Rosmini | 25 Gennaio 2019 at 10:39 | Rispondi

    Siamo sempre alle solite… e il popolo abbocca.
    Niente Snam con i grillini al potere? Ma si tratta di un progetto internazionale: il tubo viene da lontano , dall’Asia, ha attraversato lo stretto D’Otranto, in Puglia hanno delocalizzato gli ulivi scolari e ..questi promettono che non arriverà nella Valle Peligna?
    E gli elettori abboccano!!!!

    • Ha ragione, l’italiano è un abboccatore nato, e abbocca…e abbocca.. e abbocca su tutto e da tutti!!!

      Mai una promessa che si fosse avverata eh?

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