Non si fa attendere la risposta della senatrice Cinquestelle Gabriella Di Girolamo, dopo essere stata chiamata in causa dalla sindaca di Sulmona Annamaria Casini in merito alla sicurezza delle autostrade, alla salvaguardia del tribunale di Sulmona e al possibile tagli dei fondi già stanziati per l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone della Badia.
“In primo luogo – scrive Di Girolamo – prendendo spunto dalle note diffuse dal MIT in questi giorni, ma mai riportate dal sistema di informazione regionale, sul tema della messa in sicurezza dell’autostrada A24-A25, il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha rispettato in pieno l’indirizzo della delibera della Regione Abruzzo e, con pragmatico senso di urgenza, ha inteso avviare subito gli interventi ormai improcrastinabili di messa in sicurezza delle arterie autostradali a rischio tellurico. Prima di parlare di ‘scippo’ e stracciarsi le vesti in Regione Abruzzo dovrebbero rileggersi la loro delibera di appena tre mesi fa in cui si consentiva al Mit di avvalersi, per la messa in sicurezza antisismica delle autostrade A24-A25, in via anticipata, di fondi Fsc assegnati e non trasferiti in favore della Regione Abruzzo”.
La senatrice grillina sottolinea poi: “Il MIT aveva già precisato, come richiesto dalla stessa delibera regionale, che i fondi sarebbero stati reintegrati entro i termini temporali dell’esercizio di bilancio 2018. La norma contenuta nel dl Genova, ha provveduto a utilizzare momentaneamente le risorse laddove c’è cassa, ossia i Patti territoriali, e ha stabilito di rimodulare, attraverso il Cipe, il Piano operativo FSC 2014-2020 in modo da rifinanziare con somma analoga il Masterplan Abruzzo”.
Sulla questione dei tribunali minori e della loro chiusura Di Girolamo scrive: “Il Ministro Bonafede affronta con equilibrio il problema dei piccoli tribunali, uno dei centomila problemi lasciati in eredità dai governi che ci hanno preceduto. Al momento posso sbilanciarmi in merito alla particolare condizione vissuta oggi dai tribunali abruzzesi, condizione ben diversa dalle altre realtà che invece hanno visto chiudere tribunali minori non solo sulla carta ma anche di fatto. Noi non viviamo la medesima condizione e questa può essere intesa come un punto di forza dal quale partire. Che piaccia o no, sto facendo del mio meglio, ovvero sto attenzionando i dicasteri, di concerto con i miei altri 10 colleghi eletti tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, sui grandi temi che attanagliano la regione Abruzzo”.
E domani pomeriggio a Palazzo San Francesco la Casini terrà un incontro con i sindaci del territorio per parlare proprio dei due scottanti temi:situazione autostrade e salvaguardia tribunale. Ma Di Girolamo ci tiene a dare un suo preciso suggerimento alla prima cittadina sulmonese: “Si occupi dei problemi che può e deve affrontare direttamente e che stanno riempiendo le cronache dei giornali in questi ultimi mesi. Si occupi di dare servizi ai cittadini, grandi e piccoli e la smetta di far cadere nel ridicolo la nostra città”, insomma non si può proprio dire che ci sia simpatia fra le due rappresentanti istituzionali sulmonesi.
S.M.
I Tribunali specialmente, con il 5G,non serviranno più. Poi i tribunali in Italia sono soltanto degli enti parassitari di consistenza malefica addetti allo spolpamento scientifico del bilancio pubblico, tipo Alitalia che deve fare superspese come pagare il kerosene il doppio del valore di mercato e poi far ripianare i debiti dalla collettività. Perciò la chiusura di un Tribunale è sempre un sollievo finanziario tanto con i tempi ed i modi operativi loro propri non hanno mai prodotto giustizia così come richiesta dalle leggi ma solo cieco sostentamento per le tasche di giudici ed avvocati . Allo stesso modo con la tecnologica in futuro cambierà anche il modo di rapportarsi con di gran lunga minore importanza anche delle autostrade se, potremmo far incontrare i nostri ologrammi ovunque nel mondo e con chiunque in tempo reale per lavoro od altro. Quindi invece della eccessivamente precaria autostrada piena di infrastrutture fradicie e pericolanti, Toninelli farebbe maggior servizio a far sistemare per bene e con di gran lunga minori spese la vecchia Claudia-Valeria che non presenta rischi poiché non ha infrastrutture ardite, ed a Roma ci si va sempre come da duemila anni anche in caso di disastri sismi crolli di ponti etc..