E’ rimasta anche lei sgomenta davanti a quelle frasi vergognose, indegne, rivolte all’Abruzzo e agli abruzzesi “colpevoli” insomma di non aver votato il Movimento 5 Stelle.
Gabriella Di Girolamo, senatrice pentastellata, non ci sta alle accuse e a quell’”augurio di terremoto e neve”. Lo dice in maniera netta, senza esitare “Mi dissocio completamente dalle esternazioni meschine ed offensive del Sig. Marco Dattilo”. Perché quel signore lei lo ha anche contattato senza ricevere risposta, nel suo messaggio un invito chiaro a moderare i termini, a smetterla, perché sulla dignità dei cittadini abruzzesi, elettori o non del Movimento, non lo consente.
Inizialmente, spiega, dopo la mole di fake news rimbalzate sui social, attribuite ad esponenti grillini, la senatrice aveva pensato si trattasse dell’ennesimo caso di “bufala”. Ma una volta controllato e dato un’occhiata al profilo del signore in questione, ha deciso di intervenire personalmente redarguendo il militante “ho preso la personale iniziativa di contattarlo privatamente nella mattinata di ieri, chiedendogli di voler modificare quel linguaggio così offensivo nei confronti di noi abruzzesi. Il messaggio, inviato alle ore 13.40 di ieri, ad ora non risulta ancora letto da questa persona”.
Si dice mortificata, ogni qualvolta si permette di generalizzare e lanciare messaggi approssimativi e irrispettosi, si lascia spazio alla mera esibizione semplicistica”. Dispiaciuta e distante anche dal guru dei 5stelle, Beppe Grillo, che si è lasciato a frasi e richieste poco gradite agli abruzzesi, seppur dette in uno spettacolo nel tipico stile del comico ligure, che invitavano essenzialmente l’Abruzzo a ridare 700 mila euro, le quattro ambulanze e la turbina antineve “che a noi a Genova ci servono”
Quelle esternazioni, quelle parole – specifica la Di Girolamo, – all’interno dello spettacolo a Bologna, avevano sicuramente un riferimento al Movimento, a noi, ma non posso condividerle in alcun modo, soprattutto in un momento particolare come questo. Grillo è un gran comunicatore, questa battuta però non ci stava nel periodo fragile per il Movimento, sminuisce la forte azione portata avanti e la riflessione del dopo il voto”
Andiamo infatti al dato elettorale, quello che ha consacrato il centrodestra, con la Lega a trascinare la percentuale che ha incoronato Marsilio e che ha visto invece i 5stelle perdere sensibilmente consensi. “Il dato non è stato positivo. Il momento? Basta pensare al silenzio e alla lunga riflessione di Di Maio, di fronte a un dato così bisogna aprire una lunga analisi. Tempo di confronti, per capire i possibili errori, cosa va cambiato e non fossilizzarsi su alcune prese di pozione”. A breve l’incontro con il vice presidente del Consiglio per capire insomma la strada da intraprendere e cercare di riconquistare l’elettorato.
“Abbiamo pagato noi, una sorta di agnello sacrificale, accettiamo il dato, si apre la fase riflessiva congiunti per ripartire”, sempre nel confronto con gli iscritti e sostenitori sulla piattaforma Rousseau. E un primo cambiamento arriva con Di Maio che apre a possibili alleanze nelle civiche, “personalmente sono contenta e favorevole alla possibilità di aprire alle amministrative, certo secondo criteri che stabiliremo e non con tutti, non la solita storia delle liste civetta e dei soliti nomi”
Sempre più evidenti le differenze e discrepanze con la Lega che a differenza del Movimento ha fatto incetta di voti, “svegliarsi lunedì mattina in un Abruzzo leghista è stato strano, incredibile. Accettiamo la sconfitta in maniera matura, obiettivamente però in un Abruzzo che vogliamo chiamarlo il nord del sud o prima regione del sud Italia, la cosa non cambia, vanno riviste molte cose, va fatto un serio ragionamento. Siamo nel Mezzogiorno con le politiche e provvedimenti del Mezzogiorno e forse alcuni non lo sanno nemmeno”. Con Salvini e salviniani sono molti le posizioni divergenti e quelle in valutazione, in queste ore però ci sono sul piatto le autonomie regionali; distanza sulle affermazioni del ministro dell’Istruzione “sono lontana dalle dichiarazioni di Bussetti sui maestri del sud che dovrebbero impegnarsi di più”
Sui temi che riguardano il territorio peligno, dalla centrale Snam al tribunale fino all’ospedale e punto nascita, l’attenzione resta alta, l’impegno prosegue per il territorio, sottolinea la Di Girolamo, sulla Snam un iter più lungo di quello previsto per intravedere una possibile risoluzione, la difesa del tribunale con la recente visita del ministro, per il punto nascita “stiamo andando avanti in commissione per rivedere i famosi paletti e i limiti del decreto Lorenzin” anche se, poche ore fa è arrivata la notizia anticipata da ilGerme, della volontà del Ministero di chiuderlo il punto nascita. I cinque stelle proseguono pronti a ripartire, soprattutto sui grandi temi “Stiamo lavorando e continueremo a farlo”.
E’ offensivo dire che “pare fatica sprecata”?!
No, no.
E perchè mai, se lo dica pure!!!