Non inizia bene l’anno nel carcere di Sulmona, a pochi mesi, si presume, dall’apertura del nuovo padiglione che porterà altri duecento detenuti di alta sicurezza dietro le sbarre di via Lamaccio. Ieri, infatti, un collaboratore di giustizia, già trasferito da qualche mese da Regina Coeli, ha tentato di aggredire il direttore Stefano Liberatore, minacciandolo di morte. L’uomo è stato fermato giusto in tempo dagli agenti di polizia penitenziaria intervenuti prontamente a bloccare il detenuto la cui pericolosità è riconosciuta. Il detenuto ha quindi dato in escandescenza sbattendo la testa contro le porte e provocandosi delle ferite.
Tutto perché il tribunale di Sorveglianza gli aveva negato un permesso. Il direttore viste le vivaci proteste del detenuto, si era recato nel braccio per spiegare che la decisione non spettava a lui o al carcere, ma che era un ordine del tribunale di Sorveglianza a negargli l’uscita premio. Il detenuto, a quel punto, ha perso completamente il controllo, aggredendo (senza raggiungerlo) il direttore e colpendo due agenti di polizia intervenuti per fermarlo. Nessun ferito tra gli agenti fortunatamente, ma un episodio che riaccende i fari sulla sicurezza nel carcere di Sulmona, da troppo tempo con gravi carenze di organico e con un sovraffollamento cronico.
Il detenuto è stato ora segnalato alle autorità e per lui la direzione ha chiesto l’immediato trasferimento in altra sede.
Visibilmente scosso il direttore della Casa di reclusione, ha ringraziato i baschi blu della loro prontezza e professionalità.
Commenta per primo! "Detenuto aggredisce il direttore del carcere. Chiesto il trasferimento"