Destinazione matrimonio

(ph. Andrea Calvano)

Il “sì” nel cortile di un palazzo antico del borgo, l’addio al nubilato una serenata sotto il balcone, quello al celibato un giro in Vespa partendo da Popoli, dove la Vespa è stata inventata, per tutti gli invitati una navigata in canoa sul fiume Tirino, per il buffet d’aperitivo si va direttamente dal fornaio del paese e per l’acconciatura della sposa si aprono le porte di una casa privata. Nessun problema neanche per il regalo: c’è chi della “dote”, a Pescocostanzo, ha fatto un museo e l’idea di regalare agli sposi le lenzuola su cui consumeranno la prima notte di nozze fa davvero “molto pittoresco”, avrebbe detto Enrico Montesano in versione “Lady inglese”.

L’Abruzzo come wedding destination si appresta oggi a compiere un passo importante: dopo e collegato all’esperienza di Città Sant’Angelo, il business del “grande passo” arriva anche in Centro Abruzzo che, a dirla tutta, di carte da giocare ne ha forse più di tutti. Da Ovidio ai confetti, passando per i costumi scannesi, le location mozzafiato tra cortili, abbazie, natura incontaminata.

L’appuntamento è per gli addetti ai lavori oggi a Pettorano sul Gizio (ore 17 Castello Cantelmo), dove si terrà il primo incontro del gruppo di lavoro “Matrimonio nel Borgo” per il distretto Centro Abruzzo. Tra gli ospiti le eccellenze del settore come Valerio Schönfeld, direttore del Buy wedding in Italy; Veronica Tasciotti Amati (wedding destination planner); Liana Moca, sulmonese e presidente della FederCelebranti e Franesca Schunck, presidente dell’associazione Wedding Bureau che del “Matrimonio nel Borgo” è promotrice.

Tutti intorno ad un tavolo insieme ai sindaci del territorio, le istituzioni regionali, gli operatori economici, per costruire una rete in grado di intercettare un business milionario che l’Abruzzo sfrutta poco pochissimo, quasi per nulla.

(ph. Andrea Calvano)

Per restare ai dati pre-pandemia, solo l’1% del mercato dei matrimoni di stranieri (questo è principalmente una wedding destination) è stata celebrata in Abruzzo. Poco e nulla rispetto al 25,6% della Toscana. “Il punto è che molti stranieri non sanno neanche dove si trovi l’Abruzzo – spiega Francesca Schunck – figuriamoci se possono immaginare la quantità e qualità dell’offerta che può riservare questa regione per un matrimonio. Si tratta di un settore di turismo molto ricco e dal potenziale enorme, che va trattato e considerato come tale: partecipazione alla Bit e alle fiere di settore, marketing, formazione, organizzazione e consapevolezza di operatori e amministrazioni comunali. Questo cammino intrapreso ha proprio il fine di arrivare ad un protocollo d’intesa che metta tutti gli attori in movimento”.

Per gli scettici, qualche numero: nel 2019, prima del Covid, in Italia si sono sposate 9.018 coppie straniere che hanno sviluppato 440.102 presenze e 1,783 milioni di notti, per un giro d’affari di 486,854 milioni di euro. Ogni matrimonio ha avuto un costo medio di 53.984 euro, con una permanenza media di 7,6 giorni per gli sposi e di 3,9 giorni per gli invitati, poco meno di 50 in media. Le location preferite sono le ville e dimore storiche (25,1%), i piccoli borghi (11,1%), la spiaggia (9,6%). Ma è il valore immateriale, quello delle tradizioni, per intendersi, quello che spinge gli stranieri a scegliere l’Italia per il sì: il 52,2% delle coppie ha fatto la sua scelta partendo da questo fattore attrattivo.

(ph. Angelo D’Aloisio)

“E’ poi c’è il richiamo delle radici – continua la Schunck – c’è tutto il flusso degli emigranti di ritorno che vuole sposarsi lì dove sono le sue radici. Far conoscere le potenzialità, offrire pacchetti pronti, alternative intriganti, turismo esperenziale e genuino, è la grande arma di cui dispone l’Abruzzo”.

Si tratta di un mercato breve e intenso, nel quale i turisti sono disposti a spendere, perché l’occasione del matrimonio predispone alla festa e alla scoperta. Nel 2019 sono stati 75.665 le aziende e gli operatori che hanno lavorato in questo mercato: dai fotografi agli interpreti, dai ristoratori alle strutture ricettive, dai parrucchieri agli stilisti, dal noleggio auto ai tour operator e ovviamente agli wedding planner a cui spetta il compito più delicato, quello cioè di far incontrare i sogni con la realtà. E fare in modo che quel “sì”, sia perfetto o almeno indimenticabile.

1 Commento su "Destinazione matrimonio"

  1. Sulmona, la più bella città d’Abruzzo, con le sue note enormi potenzialità ancorché inespresse del tutto, unitamente al suo straordinario comprensorio fatto di borghi tra i più belli d’italia non può che recitare il ruolo di regina nello sviluppo di un turismo di questo tipo. Spero che tutti, proprio tutti, a partire dal semplice cittadino, si facciano parte attiva affinché questa straordinaria opportunità non sia lasciata cadere nel vuoto.

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