Il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise d’intesa con le amministrazioni comunali coinvolte ha avviato una campagna di demolizione di fabbricati, volta al recupero delle aree degradate da abusi edilizi. “Come previsto dalla legge nazionale sulle aree protette e da quella sull’edilizia – scrive il Parco – l’Ente ha tra i suoi compiti quello di ordinare ai responsabili la demolizione degli abusi edilizi e, in caso di mancata esecuzione, di procedere direttamente addebitando poi le spese al responsabile, contestualmente viene anche acquisito al patrimonio del Parco il terreno su cui insiste l’abuso. A tal riguardo il Ministero dell’Ambiente ha assegnato appositi fondi per una efficace azione di ripristino dei luoghi alterati dagli abusi”.
La demolizione odierna, si riferisce ad un agglomerato di baracche, costruite in modo completamente abusivo con materiali di recupero (lamiere, legno, cemento) per ricovero di animali, ai margini del paese di Pescasseroli, tra le belle praterie della Difesa. “L’eliminazione degli elementi di degrado – continua ancora il Pnalm – oltre ad essere un obbligo di legge, costituisce un’azione fondamentale per rilanciare il turismo sostenibile e di qualità di tutto il territorio del Parco. Al tempo stesso, eliminare gli abusi, significa sostenere quei privati che svolgono le proprie attività nel rispetto della legge e delle regole edilizie. Nelle prossime settimane proseguiranno le attività di demolizione di altri abusi edilizi con l’acquisizione dei terreni sui quali sono stati realizzati”.
S.M.
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