Delibera non valida e condominio condannato. Niente superbonus per le palazzine Nait

Non è valida la delibera condominiale, impugnata da una residente di una delle due palazzine Nait in viale Costanza, che prevede l’abbattimento e la ricostruzione dei due fabbricati per svolgere i lavori relativi all’Eco e Sismabonus. E’ questa la sentenza emessa dal giudice Marta Sarnelli del Tribunale di Sulmona, che annulla così il voto dei condomini che, a maggioranza, hanno deciso di buttar giù le due palazzine per gli interventi di messa in sicurezza sismica.

Una decisione che, a norma di legge, sarebbe stata valida solo se votata all’unanimità, poiché la demolizione dell’edificio condominiale, incide in maniera significativa sulla proprietà esclusiva dei condomini. Insomma, o tutti o nessuno.

E non incidono sulla validità della delibera, escludendone dunque la nullità, neanche le condizioni strutturali in cui versano i due edifici condominiali, per i quali la perizia del 2022 ne ha accertato la vulnerabilità statica. Anche perché, nonostante gli accertamenti disposti dal Comune di Sulmona in ordine all’agibilità dell’edificio o del consulente tecnico d’ufficio nominato nel giudizio, l’assemblea non ha deliberato ulteriormente sulla necessità di effettuare lavori urgenti o ripristinare la sicurezza dell’edificio. “Pertanto – si legge nella sentenza -, la necessità di effettuare lavori d’urgenza per ripristinare la sicurezza e la stabilità dell’edificio, esula dall’accertamento richiesto nel presente giudizio che, si ribadisce, riguardava esclusivamente la legittimità o meno della delibera condominiale che approvava la demolizione e ricostruzione dell’edificio”.

La delibera, inoltre, risulta nulla anche sotto un altro profilo, dato che approvata non unicamente sul progetto descrittivo Eco e Sismabonus, ma “a sorpresa” anche per la demolizione e ricostruzione del fabbricato senza nemmeno un effettivo progetto presentato all’assemblea.

Oltre all’annullamento della delibera, il Condominio Nait, rappresentato legalmente dall’avvocato Alessandro Margiotta, è stato condannato al pagamento delle spese legali pari a 3.317 euro.

Il cerino, ora, è in mano al Comune di Sulmona, che può comunque ordinare lo sgombero per i residenti di quei 42 appartamenti che insistono lungo viale Costanza, definiti disastrosi dai tecnici sotto il punto di vista di vulnerabilità sismica e statica.

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