Debate: il liceo Ovidio alle nazionali

Senza cellulari, né tablet, muniti solo di quaderno e dizionario, sono entrati in classe per organizzare una discussione sviluppando il punto di vista loro assegnato, pro o contro il tema “quest’aula ritiene che i docenti dovrebbero mantenere rapporti formali con i propri studenti”. Questo il titolo della prova impromptu, la seconda delle selezioni regionali di debate svoltesi ieri nelle aule dell’istituto Vico di Sulmona dove ragazzi provenienti da dodici scuole superiori della regione si sono confrontati nell’arte del dibattito.

Ad aggiudicarsi la vittoria finale, con un debate sull’opportunità di finanziare l’utero artificiale, Arianna Balassone, Sofia Schiavo, Matteo Marrese e Riccardo Ferrara della squadra del liceo Ovidio di Sulmona per aver “meglio argomentato la propria tesi con una struttura discorsiva forte e organizzata ed una confutazione più puntuale”. Così recita il verdetto della giuria chiamata a valutare la prova finale delle gare svoltesi nell’istituto sulmonese che ieri ha accolto 48 debaters suddivisi in dodici squadre guidate dai rispettivi coach. Due round per sostenere una tesi e il suo contrario con argomentazioni scelte da ciascuna squadra con l’obiettivo di confutare quanto asserito dagli avversari, sempre rispettando le regole di una metodologia rientrante tra le Avanguardie Educative.

Un mondo quello del debate che attualmente conta 30 scuole in Abruzzo, una vera e propria rete della quale circa dieci anni fa è entrato a far parte anche il Vico, uno dei primi istituti in Abruzzo ad introdurre il dibattito all’interno della propria offerta formativa e oggi divenuto polo capofila regionale e polo territoriale del debate. Grazie alla sua dirigente Caterina Fantauzzi che nel dibattito regolamentato ha sempre creduto come metodologia didattica attiva utile all’apprendimento di competenze trasversali. Valida a scuola come nella vita perché capace di stimolare pensiero critico, comunicazione efficace e lavoro collaborativo.

Quello che i ragazzi delle scuole di Sulmona, Lanciano, Avezzano, Castel di Sangro, Chieti, Pescara e Vasto hanno cercato di dimostrare affrontando le prove con autocontrollo e concentrazione. Non senza qualche momento di agitazione. Come quello che ha accompagnato la lettura del tema della prova impromptu che, a differenza della prima nella quale i ragazzi si sono confrontati su un argomento già preparato, ha visto i giovani debaters organizzare un dibattito in appena un’ora di tempo. Cercando di non andare fuori tema, analizzando ogni aspetto della questione anche e soprattutto dall’altro punto di vista “perché – come spiega Maria Orsola Boschiero, una delle docenti referenti del progetto – ogni squadra deve mettersi nei panni dell’altra per riuscire a controbattere la tesi avversaria”.

Un lavoro lungo e complesso sia per i docenti impegnati nella preparazione degli alunni e nell’organizzazione delle gare, come spiegano le altre docenti referenti Antonella Naccarella e Giuliana Presutti, sia per gli studenti che hanno dedicato gran parte del proprio tempo libero alla preparazione delle prove. “Un aspetto importante – sottolinea la dirigente Fantauzzi – che dimostra il grande impegno profuso dai ragazzi in questo progetto”. Tempo e lavoro impiegato per migliorare “contenuti, stile e strategia del dibattito”, i tre parametri valutati dai giudici per decretare la squadra vincitrice. Quella composta da Arianna, Sofia, Matteo e Riccardo che rappresenteranno l’Abruzzo ai Campionati Nazionali in programma il prossimo mese di maggio in Toscana.

2 Commenti su "Debate: il liceo Ovidio alle nazionali"

  1. Alimentare e sostenere la cultura in ogni sua forma per un sapere e un corretto vivere è quello che occorre in questa Regione.
    Questi bravi giovani sono e saranno il futuro per questa terra, amiamoli e coccoliamoli per farli restare e far crescere nel loro amato luogo natio.

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