Creare una rete di case rifugio di emergenza sul territorio della Valle Subequana e sostenere le donne che stanno uscendo da percorsi di violenza. Questo il duplice obiettivo del progetto Dea Montagna dell’associazione La Diosa di Sulmona, il primo fra quelli selezionati da ActionAid nell’ambito del progetto EU Nora against GBV per la prevenzione e il contrasto alla violenza maschile contro le donne in Italia.
Obiettivo che La Diosa intende realizzare attraverso una rete di case rifugio in cui “le donne in fuga da situazioni domestiche abusanti” possano sostare per poi trovare sostegno nella successiva fase di orientamento nel mondo del lavoro.
Finanziato nell’ambito di un bando rivolto alle organizzazioni della società civile che operano nelle aree interne e remote italiane, il progetto Dea Montagna ospiterà nelle case rifugio donne con figli minori per un periodo massimo di 30 giorni, con spese di vitto e alloggio a carico dell’associazione. “La Valle Subequana può contare su alcune strutture ricettive che durante il periodo invernale non lavorano a pieno regime – spiega la presidente dell’associazione Gianna Tollis – Utilizzando i posti messi da loro a disposizione nei vari paesi dell’area interessata si creerà una rete in grado di accogliere anche 4 donne contemporaneamente”.
Partners del progetto l’associazione Piano C di Milano e i Comuni della Comunità montana sirentina Secinaro, Capitignano, Fontecchio e Acciano. A gestire la rete di alloggi l’associazione La Diosa che metterà a disposizione “personale preparato all’accoglienza e al ripristino del benessere psicofisico della donna oltre che specializzato nell’affrontare problematiche relative alla violenza domestica”. Come precisa la Tollis presentando le diverse figure professionali coinvolte nel progetto, operatrici di Centri Antiviolenza, psicologhe e un’avvocata, già presenti presso lo sportello Spazio Donna attivo da poco più di sei mesi a Secinaro.
“I dati sulla violenza di genere rilevati in Abruzzo informano che nel 2022 sono avvenute in media 5,66 violenze sessuali ogni 100mila abitanti – ricorda Gianna Tollis – e, con 5 femminicidi nel 2023, la nostra regione si posiziona al primo posto in rapporto percentuale delle vittime per violenza di genere. Siamo molto soddisfatte che il nostro progetto sia stato ritenuto valido e meritevole: ora non c’è tempo da perdere, ci metteremo subito al lavoro per far sì che ogni donna possa finalmente sentirsi al sicuro”.
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