La procura dell’Aquila non ha mai opposto ostacoli all’avvio dei lavori sul De Nino-Morandi, non sulla parte sequestrata, tantomeno su quella dove non ci sono sigilli. Anzi: “I magistrati Stefano Gallo e Roberta Avolio – spiega il Comitato dell’Itcg che l’altro giorno ha incontrato i magistrati titolari dell’indagine che portò nell’ottobre del 2014 al sequestro di parte della scuola – hanno manifestato la loro sorpresa sul fatto che, a distanza di un anno e mezzo dall’incontro precedente (il 19 dicembre del 2015), non fosse ancora stato fatto nulla, nemmeno sulla parte non sottoposta a sequestro e si sono detti pronti a fornire tutta la documentazione in loro possesso, compresa la perizia tecnica e a mettere a disposizione i loro tecnici senza spese per favorire la più rapida ed efficace soluzione al problema che il Comitato ha loro sottoposto”.
Insomma nessun ostacolo giudiziario: la mancata riapertura della sede sulmonese dell’Itcg è solo ed esclusivamente responsabilità della politica. Non ne esce bene il presidente della Provincia Antonio De Crescentiis, anche per il fatto di essere sindaco del centro, Pratola, dove scuola e studenti sono stati forzatamente trasferiti due anni e mezzo fa.
Le promesse di accelerare le pratiche per l’appalto, passando le carte al Provveditorato delle opere pubbliche, d’altronde, non sono state ancora mantenute e, agli atti, nell’ultimo anno, non ci sono altri documenti ufficiali se non la determina che stabilisce di non intervenire sulla porzione sequestrata e di rifare progetto e gara per i corpi non sequestrati.
“I magistrati hanno dichiarato – continua il Comitato – che qualsiasi procedura avesse posto in essere l’ente appaltante (la Provincia), il loro ufficio avrebbe consentito, con una prima istanza, l’accesso nella parte sequestrata dell’edificio per verificare quali lavori eseguirvi e, con una seconda istanza, avrebbe consentito l’esecuzione degli stessi lavori nella parte sottoposta a sequestro, anche per rimuovere le difformità presenti rispetto al progetto originario”.
Come dire “il re è nudo” ed ora è urgente mettere qualche pezza.
“Si attivi subito la procedura di scorrimento della graduatoria – insiste il Comitato – evitando lungaggini per una nuova gara”. Tanto più che l’associazione d’imprese Cmp-Afi arrivata seconda, e che in un primo momento aveva ottenuto l’appalto, si era già detta mesi fa disponibile a riaprire il cantiere e terminarlo, con un risparmio di oltre 1 milione di euro, entro tre mesi.
“La Provincia è stata inattiva – chiosa il Comitato – non ha posto in essere alcuna iniziativa”. Mentre la scuola resta a Pratola, le iscrizioni diminuiscono e Sulmona ha perso una fetta importante della sua offerta formativa.
subito lo scorrimento della graduatoria, Sulmona non può restare ancora senza l’Itcg