Altro che dicembre, per tornare a Sulmona gli studenti del De Nino-Morandi dovranno aspettare ancora un po’, colpa della solita burocrazia, quella delle carte che, ahimè, frenano progetti e buone intenzioni, perchè quelle fortunatamente restano: i ragazzi devono tornare a Sulmona.
Così di entrare nei primi due piani della struttura di via Mazzini di proprietà della società Sant’Antonio (Salvatore e Di Meo), l’unica candidata al bando lanciato mesi fa dalla Provincia dell’Aquila, se ne parla, ipotizzando due conti, il prossimo anno. “Non mi azzardo a fare tempistiche- commenta il consigliere provinciale Mauro Tirabassi-. E’ stato chiesto di perfezionare pratiche antincendio e ripartizione degli spazi. Ora gli uffici provinciali stanno valutando le proposte”. La prossima settimana, probabilmente, ci si riunirà per fare un punto sulla situazione trasferimento. La proprietà dell’immobile, intanto, sta proseguendo con gli interventi necessari ad adeguare i piani interessanti ad ambiente scolastico.
Nel frattempo si lavora anche su un altro aspetto, o quanto meno si è in attesa che si evolva anche la procedura messa in atto per l’edificio storico di ragionieri e geometri. A fine ottobre, infatti, era fissata la scadenza per la consegna dei lavori di progettazione. “Aspettiamo notizie dal provveditorato” aggiunge Tirabassi nel sottolineare che “l’intenzione di risolvere la situazione c’è”, ma che “ci sono pratiche che esulano dalla nostra volontà”.
Così, in attesa di chiudere il cerchio della burocrazia, gli studenti dovranno farsi ancora qualche viaggetto per raggiungere la vicina Pratola, dove sono ospitati da anni ormai, presso la struttura dell’Iti.
Simona Pace
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