Dati aggiornati, in Abruzzo 122 casi nelle ultime 24 ore

Dai dati aggiornati sono emersi 122 nuovi casi positivi al Covid 19 nelle ultime 24 ore, il dato più alto finora registrato dall’inizio dell’emergenza. Nella Asl Avezzano-Sulmona-L’Aquila sono emersi 6 casi: 2 all’Aquila, 1 a Trasacco, 1 ad Avezzano, 1 a Collarmele, 1 di cui non è indicata la residenza.

Nella Asl Lanciano-Vasto-Chieti i casi sono 30: 1 a Castel Frentano, 2 ad Atessa, 2 a Crecchio, 3 a Ortona, 1 a Vasto, 1 a Santa Maria Imbaro, 1 a Frisa, 1 a Montazzoli, 1 a Chieti, 1 a San Giovanni Teatino, 1 a Miglianico, 2 a Mozzagrogna, 2 a Ripa Teatina, 2 a Tollo, 3 a Francavilla al Mare, 1 a Fossacesia, 1 a Treglio, 2 a Lanciano, 1 a Roccamontepiano, 1 a Guardiagrele.

Nella Asl di Pescara sono stati registrati 59 casi: 25 a Pescara, 8 a Montesilvano, 1 a Spoltore, 1 a Loreto Aprutino, 2 a Collecorvino, 1 a Farindola, 2 a Elice, 3 a Cepagatti, 4 a Civitella Casanova, 3 a Penne, 4 a Città Sant’Angelo, 1 a Montebello di Bertona, 2 a Pianella, 1 a Cappelle sul Tavo, 1 di cui non è indicata la residenza

Nella Asl di Teramo i casi sono 27: 11 a Castiglione Messer Raimondo, 3 a Castilenti, 2 a Silvi, 3 a Montefino, 5 a Pineto, 1 a Cellino Attanasio, 1 ad Alba Adriatica, 1 di cui non è indicata la residenza.

Le località si riferiscono ai luoghi di residenza dei pazienti e potrebbero non coincidere con il domicilio. Con gli ultimi casi salgono a 385 i positivi in Abruzzo al Covid 19. Lo comunica il Servizio Prevenzione e Tutela della Salute della Regione.

Il presidente Marsilio, inoltre, spiegato che “si sta facendo di tutto per acquisire quantitativi congrui di dispositivi di protezione individuale rivolgendoci non soltanto al mercato tradizionale come Consip o alla Protezione Civile che, in ogni caso, sta facendo anche l’impossibile per farci avere un po’ alla volta materiali e dispositivi di sicurezza ma oggettivamente viviamo una situazione difficile”. Ancora Marsilio. “Ci stiamo attrezzando anche per reperirli attraverso canali di mercato parallelo. Ringrazio anche il mondo della sanità privata che, senza battere ciglio, ha fornito tutti i propri ventilatori e le attrezzature mediche che sono state richieste. Intanto, a Pescara stanno per arrivare due ventilatori e due monitor necessari per allestire due postazioni in più di terapia intensiva e speriamo di poterne avere altri attraverso lo stesso canale. Questo nell’attesa che il governo possa incrementare la produzione nazionale o reperire attraverso il mercato estero i quantitativi che abbiamo richiesto ma che fatichiamo a ottenere. Marsilio ha confermato che a mancare oggi non sono tanto i posti letto quanto ventilatori, monitor ed il personale”.

3 Commenti su "Dati aggiornati, in Abruzzo 122 casi nelle ultime 24 ore"

  1. Modesto medicus | 20 Marzo 2020 at 08:41 | Rispondi

    Da quello che si evince dalle cronache, a quanto pare sale la conta dei morti e degli infetti. Per indorare la pillola e renderla meno amara, quelli che conducono questa campagna fallimentare ci vogliono confortare dicendo che a morire sono anziani defedati, già minati in salute da gravi malattie croniche ,per cui: “è vero che hanno contratto il virus,però a cedere è stato il loro sistema cardiovascolare o altro. Perciò sono morti non per il virus,ma con il virus” È solo un sofisma, degno della migliore scuola ateniese. Allora chi dà questo messaggio, che a morire siano solo vecchi e malandati, dà un messaggio alla popolazione che i giovani possano andare bellamente in giro. E così succede. A Milano gira indisturbata il 40%
    della popolazione,a Milano centro del focolaio,dove non sanno più dove mettere morti e malati. Bisogna intendersi, i malati è vero che vengono accolti in ospedale, ma per andare ,almeno i più, sotto respirazione meccanica.E non ce ne sono per tutti. Qui cari miei, non si tratta di dare paroline di conforto o buffetti sulle guance, qui bisogna agire e con forza.
    Chi ci guida nella circostanza, ha fallito e si vede dai risultati. Chi ha avuto dal Padreterno un cervello in dotazione riesce a capirlo. Anziché passare a frizzi e lazzi nei miei confronti, che cerco di aprirvi gli occhi, di fronte ad un nemico mortale.
    Io dicevo: di dare pieni poteri ai governatori delle regioni,poteri di spesa soprattutto, secondo quanto stabilito dal decreto del governo.
    Chiudetevi in casa a sette mandate, non uscite, fate come in Cina e non all’italiana. E fate anche come la Corea del sud che ha marcato la popolazione con app telefoniche,in modo da seguire gli spostamenti di tutti e mappare i portatori infettivi e le zone calde. Noi invece stiamo a pensare alla privacy,quando qua è scoppiata una guerra che miete vittime a migliaia. E chi sgarra subito in galera. Pieni poteri allora alle forze dell’ordine. Invece si continuano a prendere provvedimenti un passo alla volta, lentamente e dolcemente, perché noi siamo in democrazia.Il virus della polmonite interstiziale( che poi è una broncopolmonite bilaterale, di ambo i polmoni.)invece non è democratico è un killer professionista e contro i killer ci vogliono i commandos,le forze speciali e non le figurine. Criticatemi pure, ma io faccio il mio lavoro e do sani consigli.
    PS IL VIRUS PER IL MOMENTO CI HA RISPARMIATI NELLA VALLE PELIGNA. ADOPERIAMOCI TUTTI A NON FARLO ENTRARE. SE RESTIAMO TUTTI A CASA NON ENTRA. ED ATTENZIONE A CHI VIENE DA FUORI SPECIE DAL NORD, CON IL SUO CARICO DI VIRIONI.

  2. Con tutti i ragli d’asino che abbiamo ascoltato, un nitrito di un cavallo di razza consola.

    • Effettivamente del coronavirus non è vero nulla come sappiamo perfettamente dall’inizio.Se una cotica qualsiasi ci da’ il numero di 470 morti in un giorno nel Lombardo-Veneto quando nella stessa area per saldo naturale ogni giorno muoiono di BuonaMorte almeno 500 persone ogni giorno (con picco di maggiori percentuali nei freddi mesi invernali) in comparazione con l’intera nazione italiana se ogni giorno muoiono 2500 persone, SE NON SPECIFICA NON SI CAPISCE DI CHE COSA STA PARLANDO e se di conseguenza non sta truffando il popolo , per fare appalti di urgenza ed assunzioni di poveracci nella sanità avendo loro in mano le leve del potere.

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