Danno all’adduzione, mezza città si risveglia senza acqua

Una notte difficile per i lavoratori della Saca impegnati nella sistemazione di un danno all’impianto acquedottistico nella zona Badia e Marane, dove manca l’acqua dalle 22 di ieri sera, e che si è ripercosso su buona parte della città, in particolare nel centro storico e nella zona ovest, provocando ira e forti disagi alle attività commerciali, a partire dai bar che hanno saltato nei fatti il primo turno di colazioni.

Si pensava all’inizio dovuta a qualche danno sui collettori secondari, ma solo con l’avanzare delle ore si è capito che il danno era molto più serio. “Alle 4 di questa mattina abbiamo finalmente individuato la falla – spiega il presidente di Saca, Luigi Di Loreto – si è trattato di una rottura ad una delle due condotte di adduzione principali. Un danno notevole, insomma, che ci ha portato a chiudere immeditamente i rubinetti”.

I lavori sono iniziati così alle 4 del mattino “sotto la pioggia e in condizioni proibitive – continua Di Loreto – abbiamo impiegato trenta persone e fatto uno scavo di sei metri. Dopo due ore il danno era riparato e devo ringraziare gli operai e chi, ora, sta cercando di recpuerare il sonno”.

La situazione ora sta tornando lentamente alla normalità: l’acqua è tornata a scorrere in quasi tutta la città già a metà mattinata. Ma il danno procurato è stato notevole alle attività commerciali, con i baristi che denunciano una perdita media di centinaia di euro. La rabbia sale, anche e soprattutto per la totale assenza di comunicazione, affidata esclusivamente ad un post di Facebook: numerosi, infatti, i commenti che si sono via via affilati sotto il post della Saca con vari commercianti che hanno avuto modo di segnalare la loro preoccupazione per la mancanza di acqua e, soprattutto, per l’assenza di informazioni che non ha dato il tempo di organizzarsi per far fronte all’emergenze. “Quando c’è una rottura improvvisa è davvero difficile programmare i tempi di comunicazione e localizzare le zone interessate ex ante” spiega Di Loreto.

Un disagio che, in realtà, è stato amplificato dalla vicinanza temporale con l’interruzione dell’erogazione dell’acqua che c’è stata martedì scorso per quasi 12 ore, interruzione questa programmata da tempo, ma per la quale gli utenti hanno lamentato la scarsa pubblicizzazione sui canali istituzionali.

 

1 Commento su "Danno all’adduzione, mezza città si risveglia senza acqua"

  1. bene, il nominato amministratore e’ incapace,anche nei paesi in via di sviluppo sanno come affrontare un’emergenza,soprattutto quando e’ un “servizio pubblico”,non esistono condizioni proibitive,orari,,localita’,ecc,ecc rientra nella ” normale attivita’ ” affrontare un’emergenza,si e’ pronti a tutto, non si deve ringraziare nessuno,esistono tecnologie incredibili :per il controllo/monitoraggio di qualsiasi rete di distribuzione,a quelle per le comunicazioni agli utenti,consumatori,cittadini,tutto in tempo reale,naturalmente bisogna essere preparati,conoscere la materia trattata,avere specifica esperienza ,meriti,distinzioni ecc, per poter “amministrare” dirigire,programmare,fare previsioni,valutare,pianificare il
    futuro avendo la certezza degli obbiettivi/risultati,ovvio non solo “economici” dell’azienda condotta…emergenze incluse,nulla di straordinario,eroico, o no?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*