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Torna a parlare di aeroporto d’Abruzzo il senatore PD Luciano D’Alfonso rivolgendosi questa volta al presidente della Saga Giorgio Fraccastoro per denunciare “il palesato disinteresse da parte della Regione” nei confronti dell’aeroporto abruzzese per il quale invece D’Alfonso propone diverse “ipotesi strategiche”.
A partire dalla promozione di un consiglio regionale riguardante “l’ingrandimento dell’aeroporto e la sua relazione funzionante con lo spazio militare attiguo” per passare poi alla ricerca di operatori della grande trasportistica come Alibaba, Poste o Amazon, necessari a detta di D’Alfonso “per aumentare gli introiti da riutilizzare per attrarre nuovi vettori e potenziare la capacità di connessione dello scalo”. Strategie che guardano alla nuova fase di connettività aerea dell’Euroregione Adriatico-Ionica di cui l’aeroporto di Pescara potrebbe diventarne la base. E, come ultima proposta, quella di collegare la struttura al sistema ferroviario attraverso una fermata dedicata con una progettazione più precisa “di quella pensata da troppo lontano che ci ha rifilato Italfer, peraltro costosissima e senza appropriatezza progettuale”.
Proposte strategiche che l’onorevole D’Alfonso sente il dovere di mettere nero su bianco per superare le criticità presentatesi negli ultimi tre anni. La prima in ordine di tempo quella relativa alla nomina del nuovo direttore generale, una vicenda iniziata nel mese di luglio 2022 quando, dopo l’uscita del precedente dg Luca Ciarlini, la società aveva chiesto all‘Enac di “potersi avvalere per soli tre mesi si una figura temporanea nelle more della scelta del nuovo direttore”. Come ricorda D’Alfonso nella sua missiva dove ripercorre le tappe di quella che lui stesso definisce una telenovela, proseguita nel mese di ottobre con la reiterazione della richiesta da parte della società prima di emanare un avviso di selezione pubblica a febbraio del 2023. Peccato però, come ricorda D’Alfonso, che l’avviso sia stato poi ritirato. Si arriva così al mese di aprile 2023 quando, “di fronte al terzo rinvio l’Enac ha dato alla Saga 30 giorni di tempo per decidere, trascorsi inutilmente i quali sarebbe scattata la revoca della concessione dell’aeroporto”. Si è dovuto attendere quindici mesi, fino al mese di ottobre 2023, per avere con la nomina di Luca Bruni il nuovo direttore generale, “una delle figure fondamentali per il funzionamento dell’aeroporto”.
Altra criticità per il senatore D’Alfonso, “la dipendenza da Ryanair” come confermato da quanto accaduto nel gennaio dello scorso anno quando fu presentato “un programma di rotte che nel giro di pochi mesi fu completamente stravolto con improvvise cancellazioni e forti riduzioni di frequenza”, continua Luciano D’Alfonso sottolineando la gravità della scelta di affidarsi completamente a Ryanair “senza rendere conto a nessuno”. Di certo migliore non è stata la gestione dei fondi da parte di Saga che, scrive l’onorevole PD, “nel febbraio 2024 ha perso 2 milioni di euro per la pavimentazione del raccordo tra l’attuale pista e gli hangar degli enti di Stato” e questo per non aver rispettato i tempi previsti dalla normativa per l’utilizzo dei finanziamenti pubblici.
In ultimo ma non meno importanti le “azioni farlocche” di una giunta il cui presidente nel febbraio 2024 “inscenava una inaugurazione-farsa del cantiere per l’allungamento della pista”, opera che D’Alfonso definisce “una carnevalata”. Come conferma oggi la stessa Saga in una relazione dove dichiara che in quel momento “non era stato ancora firmato il contratto di appalto, non era stato ancora consegnato il cantiere e non erano ancora state stipulate le polizze assicurative”. Un atto antigiuridico per lo scrivente senatore PD che in merito ha inoltrato un esposto alle competenti autorità affinché si valutino eventuali profili di illiceità. Da ricordare, per lo scrivente, anche la previsione relativa ai voli della stagione estiva 2024 di cui Marsilio aveva annunciato il superamento d un milione di passeggeri entro l’anno, previsione anche quella, farlocca.
Ricordando che il Cda della Saga è scaduto il 30 giugno scorso e che il rinnovo dei componenti è stato effettuato solo il 1 dicembre 2024, “lasciando l’aeroporto senza una guida proprio nel periodo in cui l’emorragia dei passeggeri era più forte”, Luciano D’Alfonso conclude invitando il presidente Fraccastoro ad agire con concretezza e senza distrazioni, per risollevare le sorti dell’aeroporto d’Abruzzo.
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