Dal treno storico all’Orient Express, il Treno dei Parchi si rimette sui binari

Si chiamano Treni di primavera e a breve torneranno a viaggiare sui binari del Treno dei Parchi. Ad annunciarlo Ferrovia dei Parchi in collaborazione con la Pallenium Tourism srl che per la stagione ormai alle porte presentano viaggi in treno storico alla scoperta del “risveglio e dell’eplosione della biodiversità della natura che non ha eguali in Italia tra due Parchi nazionali”. Già aperte le prenotazioni per le corse dal 23 marzo al mese di settembre con la possibilità, per chi prenota il viaggio, di ricevere in “regalo” un’attività a scelta tra la visita guidata del centro storico di Castel di Sangro con ingresso alla Pinacoteca patiniana e al Museo Aufidenate e l’escursione guidata a piedi lungo la valle del Sangro attraverso i territori di Scontrone e Villa Scontrone.

Si riparte dunque a bordo di un treno che attraversa 120 km di ferrovia, dalla Valle Peligna ai 1268 mt della stazione di Rivisondoli – Pescocostanzo per poi scendere nell’alta Valle del Sangro ed entrare nelle boscose valli del Molise concludendo il viaggio nel comune di Carovilli. Un percorso che attraversa due parchi nazionali, una riserva naturale tutelata dall’Unesco, tratturi, sentieri e panorami suggestivi da godere a bordo di carrozze d’epoca, quelle delle vetture dei treni storici tornati a ripercorrere la tratta recuperata da Fondazione FS nel 2014. Un itinerario particolarmente apprezzato dai viaggiatori che lo scorso anno hanno fatto registrare un sold out in quasi tutte le circolazioni, soprattutto nel periodo estivo e in quello natalizio che per molti resta il più suggestivo. “Abbiamo aperto le prenotazioni fino a settembre per soddisfare le esigenze dei viaggiatori che vengono da fuori regione” spiega Claudio Colaizzo responsabile del progetto Ferrovia dei Parchi del tour operator Pallenium illustrando una proposta il cui percorso è ancora limitato dai lavori di elettrificazione della tratta ferroviaria che dal 2020 impediscono di raggiungere Carpinone e Isernia. Una limitazione che varrà “almeno fino alla fine dell’anno anche se non ne abbiamo la certezza” aggiunge Colaizzo spiegando che riaprire l’intera tratta della Transiberiana sarebbe stato un segnale positivo dopo un “inverno difficile in cui dalla nevicata del 23 e 24 dicembre in poi siano stati condizionati dai bollettini valanghe che hanno costretto a limitare il tratto fino a Campo di Giove”.

Non solo treni di primavera sui Treni dei Parchi dove lo scorso 10 marzo ha effettuato la sua prima corsa di prova il nuovo treno La Dolce Vita Orient Express. Un convoglio extra lusso realizzato da Arsenale e Orient Express che dal prossimo mese di aprile attraverserà alcune delle tratte più suggestive d’Italia tra cui la Sulmona – Pescocostanzo inserita nell’itinerario Roma – Matera. Ribattezzato La Dolce Vita in omaggio al capolavoro cinematografico di Fellini il treno accoglierà i viaggiatori in un’atmosfera che richiama l’epoca d’oro dei maestri del design per un viaggio nel lusso tra cabine suites e un servizio degno di un albergo a 5 stelle. Nove gli itinerari proposti che oltre alla Transiberiana vedranno il treno dei sogni attraversare la bellezza italiana, dalla tratta Coast to coast di Venezia e Portofino alla Bella Italia, Venezia e Siena, da Montalcino per un viaggio tra i vini italiani a Monferrato terra di vino e tartufo, dal Sud Italia con Maratea e Palermo, all’esplorazione lungo la costa da Palermo a Roma fino alla scoperta della costa tirrenica e Le meraviglie della Sicilia e del Mediterraneo. Itinerari di cui non si conoscono ancora con precisione date e prezzi anche se, stando a quanto si legge sul sito ufficiale orientexpress.it l’esperienza non sarà alla portata di tutti con costi “personalizzati in base all’itinerario e alla data, da un minimo di una notte al costo di 3500 euro a persona in cabina deluxe a 4700 euro per il pernotto in suite”.

Convogli ben lontani dall’immagine di treno cui molti di noi, pendolari o viaggiatori, sono abituati ma che proprio offrendo la possibilità di vivere esperienze uniche, conferiscono al treno un rinnovato significato. Senza far venire meno quello di mezzo di trasporto al servizio di persone e turisti che, senza prendere macchina o autobus, potrebbero raggiungere facilmente e senza disagi anche le località turistiche più gettonate. “La vicenda di Roccaraso con gli ingorghi sulla strada statale 17– conclude Colaizzo – ha dimostrato l’importanza di adeguati collegamenti ferroviari con i quali si sarebbero evitati i disagi sulle strade”; e proprio sull’esempio di quanto accaduto nella località montana invasa da 10 mila turisti in un solo giorno, da Colaizzo l’appello a ripristinare le vecchie fermate e a prevedere più corse di collegamento per uno sviluppo turistico a prova di Tik Tok.

Commenta per primo! "Dal treno storico all’Orient Express, il Treno dei Parchi si rimette sui binari"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*