“L’estate sta finendo”, cantava il duo italiano Righeira. Un testo colmo di malinconia, con le immagini della bella stagione e delle vacanze che fanno posto all’autunno ormai prossimo. Chiuso l’ombrellone è tempo di bilanci, nel vero senso della parola, per l’estate sulmonese. Un cartellone estivo, quello ovidiano, che ha iniziato a perder pezzi dai primi giorni di giugno, ma che è riuscito a riprendersi nella seconda parte di stagione.
Dalle poche adesioni che hanno portato alla cancellazione di “A passar l’acqua”, alle polemiche che hanno fatto saltare il concerto di Povia (previsto durante “Saldi in corso) a neanche 24 ore dall’annuncio dell’artista sul palco sulmonese. Una pioggia di critiche che hanno portato ad un botta e risposta tra il cantautore milanese e il Comune di Sulmona, con un aspro video dello stesso Povia che è stato vagliato anche dall’ufficio legale dell’ente per ipotesi diffamazione. A nulla sono valse le scuse dell’autore di “I bambini fanno ooh”, con tanto di richiesta di seppellire l’ascia di guerra e trovare una nuova data per fissare la sua performance musicale nella città di Ovidio. La sfortuna, invece, ha investito il primo dei due street food, Tiello Streetto, previsto dal 24 al 27 giugno. A causa delle dimissioni del presidente dell’associazione Ac Mad Events, il 19 giugno, il cibo da strada non è potuto sbarcare in piazza Garibaldi.
A trainare sono stati i grandi eventi: la Giostra Cavalleresca di Sulmona, vinta dal sestiere di Porta Manaresca, arrivata alla ventisettesima edizione. Il pubblico delle grandi occasioni ha riempito il centro storico durante il MuntagnInJazz, in particolar modo durante “Piano Piano per Sulmona“; dove le stelle hanno ascoltato le note musicali della settima edizione della kermesse. Tra sette postazioni dislocate lungo corso Ovidio, e i pianoforti posizionati nel cuore del centro città, l’evento ha nuovamente fatto filtrare musica ed emozioni dalle mura antiche. Doppio successo anche per il mercatino del vintage, che dopo appena due anni si appresta a diventare ospite fisso tra il verde della Villa Comunale, vista l’affluenza dei fan degli oggetti dei tempi che furono.
La notte bianca ha formalmente chiuso la porta e la stagione. Un lieto ritorno, a distanza di dieci anni, che ha portato anche discussioni tra i commercianti. I titolari delle attività in piazza Garibaldi, cuore della serata, sono stati “esclusi” dall’organizzazione dell’evento, divisa tra l’associazione “Gravity Project” e il Comune di Sulmona, impegnato a finanziare l’evento con un contributo massimo di 22mila euro. L’ente ha contenuto le spese, come dimostra la determina dirigenziale sugli impegni di spesa, pubblicata lo scorso 14 settembre sull’albo pretorio. Un importo complessivo di 14mila euro che include spese per le prestazioni artistiche, le stampe di volantini e manifesti (oltre 900 euro), il service, l’allestimento luci/audio in piazza XX, le navette, la sicurezza e la cover band “Itaglia 90”. Una notte bianca che oltre alla cultura, con l’apertura di musei e teatro Caniglia fino a mezzanotte, ha riportato a riempirsi anche piazza Maggiore, con il dj set di Valeesse, Zack e Alex Natale.
Un appuntamento che potrà essere riproposta tra dodici mesi a patto che l’offerta culturale rimanga sempre punto di riferimento, come ha ammonito l’assessore Catia Di Nisio. La vera sfida di Sulmona rimane il trattenere i giovani dal richiamo della riviera, che durante le domeniche estive (e non solo) ammalia come il canto delle sirene e svuota la città. Ci sarà un anno intero per pensare alle contromisure per calamitare la popolazione.
Non servirà farlo, invece, per i turisti (stranieri e non) che hanno riempito le strutture alberghiere. In particolare, secondo quanto raccontato dai titolari di B&B e hotel, un mercato importante arriva dagli USA, con gli statunitensi che nell’ultima estate hanno affollato la città. Un movimento che in pochi riescono a spiegarsi, perché secondo quanto confidato dai visitatori, in pochissimi (se non nessuno) hanno parenti o radici in città, scelta a questo punto semplicemente per la propria bellezza. Bene anche il turismo “italiano”, che proseguirà in autunno e inverno grazie al treno trainante della Transiberiana.
L’estate sta finendo e un anno se ne va. Chissà se Sulmona sta diventando grande… e se le va.
Valerio Di Fonso
bene,i numeri/dati turistici sono in rete chiarissimi,abruzzo ultimo,quindi chiacchiere per dare a credere,gli americani hanno invaso/visitato l’Europa intera,sono ovunque/dovunque,soprattutto quelli che possono raccontare di avere radici europee,non badano a spese,risapute anche le motivazioni:i forzati risparmi pandemia,la notte bianca e’ vecchia,superata,e non piu’ alla moda,se poi per turismo si intende pizzetta e drink…meglio l’aperitivo dei pensionati americani e non,e basta ,o no?
Torniamo alla vita reale e non a questi discorsi filosofici. A che punto siamo con le mense scolastiche? Oggi è il 17 settembre e tutto tace. La commissione mense?quando verrà indetta?a che punto siamo con la manutenzione di strade e verde pubblico? Da pendolare il viale stazione fa letteralmente pena. Erbacce e siepi ovunque. Piazzale pubblico vicino la chiesa sembra una giungla amazzonica. Auto perennemente parcheggiate sui marciapiedi! Mi dovete dire come caxxo fa una persona con passeggino o disabile in carrozzina a utilizzare i marciapiedi. Per non parlare poi delle ringhiere sul distrutte e non a norma con il rischio di caduta! Datevi una svegliata
Le mense scolastiche non servono se si sopprime l’orario prolungato. Tanto stiamo in una vallata dove regna la disoccupazione. Un genitore può anche riprendersi i figli alle 13.20
L’orario prolungato è stata una trovata del personale scolastico per incrementare l’organico e le ore di straordinario.
Una volta i ragazzi con l solo orario normale erano molto più preparati.
Mah
… ai tempi andati si portava la famosa “ stozza”, e siccome giravano pochi soldi, le nostre mamme la farcivano con la mortadella, per variare a volte la frittata… e siamo cresciuti sani, belli e tosti…
Il servizio mensa esiste da almeno 30 anni. Suppongo che i tempi della stozza risalgano a “prima” di Espana 82
sono due estati che bisogna a ammettere che Sulmona e’ strapiena di Turismo e le belle serate sono all’ordine del giorno !
C e’ la serenità che aveva perso ….i miei complimenti vanno ad un assessore in particolare : Attilio D’Andrea , là politica ha bisogno di gente come lui .
Merito ai i 5 stelle che hanno inserito nei comuni gente Nuova ,umile e onesta ….PUNTO
Ma nei tg nazionali specie privati saranno sempre descritti come le pecore nere ….
Ma ci faccia il piacere,si pensi alle cose serie
Ma quale pecore nere !?
Sulmona è bella di suo !
Se avessimo realizzato infrastrutture e rifatto il look al centro storico negli anni passati avremmo fatto il salto di qualità .
Invece si vivacchia grazie alla bellezza eterna della nostra (poco amata ) città,
Il resto sono inutili passerelle di contorno
Non ho ho capito il trafiletto in rosso di piano piano alla settima edizione… E Muntagninjazz che è stata la mamma di tutto.. grazie alla tenacia di Colangelo di Introdaqua, sembra quasi minimalizata.. In neretto mah
Chi sarebbe Colangelo?
Piano Piano è parte integrante del programma di Muntagninjazz.