Da UOSD a UOC ma meno di una delibera ogni due anni: ira NurSind

La UOSD “Amministrazione, Controllo e Monitoraggio Strutture Private Accreditate” della Asl 1 viene elevata a rango di U.O.C ma senza modifiche a competenze, funzioni e personale. Un cambio di pelle che nella sostanza si traduce esclusivamente nell’elevazione al rango di Direttore di UOC di un dirigente amministrativo, con conseguente aumento di spesa a carico del bilancio della Azienda sanitaria locale. Scelta che ha portato a un duro comunicato del NurSind L’Aquila. Il sindacato ha voluto evidenziare come l’attività provvedimentale ascrivibile alla UOSD, che si intende elevare al rango di UOC, consiste prevalentemente nella liquidazione di fatture ed acconti, previa verifica della regolarità meramente contabile di forniture e di prestazioni sanitarie erogate da strutture private convenzionate.

A detta della sigla sindacale, in riferimento alla competenze della ripetuta UOSD la Direzione aziendale avrebbe adottato nell’arco temporale ultradecennale 2011-2023 ben sette atti deliberativi a firma del Direttore generale. Una media pari a 0,48 delibere all’anno. Non proprio un impegno degno di Aleksej Grigor’evič Stachanov.

“A meno di non ricevere da parte della Asl dati diversi da quelli esposti – scrive la segretaria generale, Samantha Boccia ., che palesemente smentiscono quel così “alto” livello di complessità e di intensità dell’impegno che si vuole riconoscere a questa U.O., si esprime l’avviso che la modifica di rango della precitata struttura sia anti economica ed improduttiva di quella maggiore efficacia che allo stato degli atti non meriterebbe forse nemmeno di essere strutturata a livello di UOSD, ma semmai di semplice settore della UOC “bilancio e risorse finanziarie”.

“Tanto viene riferito anche alla Presidenza della Giunta regionale ed all’Assessore regionale alla Sanità – conclude la nota indirizzata ai vertici Asl, al presidente Marco Marsilio e all’assessorato regionale alla Sanità – affinché nel quadro dei programmi di razionalizzazione ed efficientizzazione della spesa sanitaria tengano conto, nel rilascio di autorizzazioni o atti di approvazione, della effettiva utilità, efficacia ed economicità della modifica organizzativa di cui trattasi, di cui si dovrà rendere conto ai contribuenti in un clima in cui non sembra che la organizzazione sanitaria sia nella pubblica opinione oggetto di positiva esaltazione”.

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