Si intitola “Chiuso bottega” il trimestrale del Germe che torna in edicola oggi (gratuitamente) per il primo numero del nuovo anno.
Un anno che si apre con novità e conferme, con interrogativi e qualche risposta.
L’inchiesta, innanzitutto, che grazie ad uno studio di Aldo Ronci scandaglia a livello regionale, provinciale, territoriale e cittadino, la caduta verticale dell’impresa. Numeri, statistiche, ma anche e soprattutto una riflessione, quanto mai attuale, su dove si è sbagliato e come bisogna ripensarsi, come la classe imprenditoriale, in particolare, deve ripensarsi.
Nell’editoriale Il Ruglio una riflessione sulla guerra alle porte d’Europa: con tutto quel che rappresenta per chi ha vissuto la Resistenza sulla Maiella e per quanto questa crisi influirà sull’auspicata ripresa economica del Paese e del territorio.
Lo sguardo alle dinamiche dell’economia è affrontato anche nell’intervista a Salvatore Di Bacco, componente del comitato scientifico nazionale dell’Unitel: con lui parleremo di come i territori e in particolare i piccoli Comuni si trovano ad affrontare, con gravi carenze e difficoltà, la sfida titanica del Pnrr.
Nel cuore e nella pancia, si andrà invece con la nuova rubrica del 2022: “Terra e mestieri”. Un viaggio nelle scelte dei singoli di restare ad abitare e vivere lì da dove tutti fuggono. Il racconto intimo e poetico della scelta di Francesco Mammola, del suo mandolino e dei monti di Pescocostanzo.
Tornano poi le rubriche del “Chi va” e “Chi viene” tra l’orso Juan Carrito e l’illuminato sindaco di Gagliano Aterno. E ancora la sintesi del vignettista Maurizio Longobardi alle prese con il concetto di pace e convivenza.
Un numero, anche questo, da non perdere: chiedete la vostra copia gratuita nell’edicola di fiducia o consultatelo (a breve) anche online.
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