Cinema chiuso fino a data da destinarsi e al teatro con le stufette, o qualcosa di simile: il cuore culturale di Sulmona è gravemente malato, freddo quasi prossimo all’ipotermia. Una importante perdita al sistema idraulico delle caldaie che servono le due strutture, ha infatti ormai da giorni fatto abbassare la temperatura nelle sale, tanto che il cinema Pacifico ha deciso di chiudere i battenti fino a quando non sarà risolto il problema. Anzi: il gestore sta valutando l’ipotesi di sospendere il contratto a partire dal 25 novembre, perché se finora il tempo è stato clemente (tant’è che ieri mattina si è riuscita a fare la proiezione del film Young Europe per le “Giornate della legalità”), non si può contare in prospettiva sul “riscaldamento globale”. Soprattutto in vista della stagione natalizia che per il cinema è una stagione molto attiva.
Meglio non va al teatro, dove però non si molla, anche in virtù di contratti sottoscritti con le compagnie che certo non possono essere rescissi senza rimetterci l’osso del collo e del fatto che, comunque, si tratta di trovare una soluzione limitata allo spettacolo, più che alla settimana come invece richiede la programmazione cinematografica.
Per questo il Comune ha affittato dei termoconvettori ad elettricità che saranno piazzati tra i velluti rossi per garantire, nell’immediato, lo spettacolo di domenica prossima. Per evitare disagi verranno poi prese delle accortezze: una volta riscaldata la sala i termoconvettori saranno spostati nei corridoi per evitare il disturbo acustico e fare da “camera d’aria” alla platea, mentre l’ingresso sarà limitato al Foyer per ridurre al massimo gli spifferi.
“Stiamo facendo il possibile per risolvere il problema – spiega il sindaco Gianfranco Di Piero – la parte più difficile è quella di individuare dove si trova la perdita d’acqua che impedisce all’impianto di andare in pressione. Abbiamo già dato un incarico per fare una verifica a settori e quindi intervenire nel più breve tempo possibile”. Molto dipenderà, però, da dove si trova la perdita: se sotto i corridoi del teatro, sotto il pavimento del Centro si aggregazione giovanile o, nel caso migliore, nel giardino interno tra le tre strutture.
Di certo la stagione teatrale non può permettersi interruzioni, per questo si sta pensando nel caso anche ad un sistema che bypassi l’impianto idraulico, per poi rimetterci mano con calma, magari quando sarà anche attuato l’intervento di efficientamento energetico finanziato con il Pnrr e i cui lavori dovevano partire ad aprile scorso, ma che partiranno probabilmente ad aprile prossimo.
“Scontiamo anche qui anni e anni di mancata manutenzione – continua il sindaco – dal teatro mi dicono che le segnalazioni di calo di pressione vanno avanti da quattro anni. Ora evidentemente la falla si è allargata tanto da non rendere più possibile il funzionamento delle caldaie”.
Ecco ancora il “Cambiamento”
che, innanzi a questi fatti,
è soltanto un fallimento:
c’è da diventare matti !!!
E poi colpa è sempre d’altri,
di vecchi’amministrazione:
pensan d’essere assai scaltri
con consueta narrazione.
E non sento alcun carnaio
né agitazion di gente:
forse manca il pifferaio
ad aizzar la loro mente.
E dov’è chi li ha eletti ?
Chi gridò “Liberazione” ?
Perché stanno a denti stretti
con lor amministrazione ?
Fossi in lor gli avrei detto:
“Che gran delusione siete;
a saperlo avrei eletto
un armadio o un abete
e avrei fatto scheda nulla
senza aver in voi creduto
eppoi, come giù da culla,
restar oggi assai deluso”
Come la giri giri, c’è sempre lo zampino del menefreghismo. Quattro anni di segnalazioni cadute puntualmente nel vuoto🤦♂️
Ma se non sì è in grado di restituire una palestra ad una comunità scolastica per il diritto allo studio figuriamoci se ci si adopera per il riscaldamento di un cinema