Torna a riunirsi martedì prossimo dopo quasi tre mesi dall’ultima convocazione, nonostante la promessa del sindaco di Sulmona, che ricopre il ruolo di presidente, di “un’imminente convocazione”, il comitato per il controllo analogo del Cogesa.
Una seduta per ottenere la quale i sindaci del territorio hanno dovuto mandare ben due solleciti alla Casini che tra una dimissione e l’altra ha lasciato nel congelatore le spinose questioni legate alla gestione della società partecipata.
“Negli ultimi tempi, a nostro parere, sono emerse delle criticità sul funzionamento e sui rapporti tra gli organi del Cogesa – scrivono i sindaci di Pratola, Pacentro, Raiano e Cansano – che stanno minando alla radice soprattutto il ruolo specifico del comitato del controllo analogo, la cui rilevanza è da noi intesa come controllo gestionale e finanziario stringente e penetrante dell’ente pubblico”.
Insomma i Comuni-soci vogliono riappropriarsi del ruolo e delle funzioni che stabilisce la legge, ricordando che il Cogesa, come tutte le società partecipate, deve essere ai Comuni-soci sottoposta e non lasciata alla gestione discrezionale del suo presidente.
A riaccendere i riflettori sulla vicenda è stata la proposta fatta dal presidente Vincenzo Margiotta di modificare lo statuto della società, prospettando di farla diventare una sorta di multiutility.
Progetto poi bloccato proprio per i dubbi che tale cambiamento di statuto dovesse passare per il controllo analogo prima e per i consigli comunali poi, prima di approdare nell’assemblea dei soci.
La differenza non è solo di forma, perché a differenza che in assemblea, nel comitato del controllo analogo (dove uno vale uno) la maggioranza è diversa (e avversa) da quella che sostiene la nomina di Margiotta, casus belli che a distanza di oltre un anno non ha ancora sanato la profonda ferita aperta nel territorio.
I sindaci chiedono chiarimenti e una rielezione del comitato stesso che dovrà prevedere anche la presenza di un vice presidente, visto che per venti giorni, durante la vacatio della Casini, nei fatti, non è stato possibile riunire l’organo.
Nella riunione di martedì, dunque, all’ordine del giorno c’è il chiarimento sui poteri e le prerogative del comitato, determinazione sulla rielezione dell’organo e la stesura del regolamento dello stesso.
La resa dei conti al Cogesa ricomincia il suo percorso.
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