Era di questi giorni due anni fa: il senatore Nicola Morra parlava di criminalità organizzata, Sbic rispondeva a Gerosolimo, il Pd annunciava l’arrivo del ministro Orlando, Tajani diceva che i tribunali non garantiscono la sicurezza, Masci rivendicava il Primo Livello per l’ospedale e Di Piero sfidava Gerosolimo a parlare di sanità. C’era la politica, in città, due anni fa: travolti da una campagna elettorale vivace e a tratti dura, con la coalizione Liberamente Sulmona che cominciava a sentire il vento gonfiare le vele, l’impresa di battere i civici possibile.
Una campagna fuori stagione e le piazze ancora calde. Che ti facevano sentire al sicuro, parte di un gruppo, qualunque esso fosse, di un progetto, qualunque esso fosse, di una comunità che, al di là della sfida, stava tutta cercando un futuro utopistico.
Poi l’inverno, immediato. Le liti per le poltrone e la lenta agonia della guerra tra bande, veti e vendette. Cose non dette. Il logorio della delegittimazione continua. Sulmona.
L’elenco fatto dalla consigliera Teresa Nannarone, ormai formalmente in opposizione, nel suo addio alla maggioranza può essere letto in modi diversi: un carico di qualunquismo e luoghi comuni, come di giuste rivendicazioni di chi aspirava ad una città diversa. Terra e nuvole, nell’eterna distopia tra i programmi di mandato e il mandato, tra il dire e il fare. Con di mezzo il mare delle urgenze accumulate da una città da troppi anni senza una guida, senza una visione. Cullata dai potentati dei capibastone e da una burocrazia che non attende ai suoi compiti, lasciando parcheggi deperire, canili fantasma, patrimoni occupati abusivamente, strade dissestate. Non lasciando il tempo alla politica di fare la politica.
Quale sarà lo sbocco della crisi si saprà a stretto giro: il sindaco Gianfranco Di Piero ha detto di non avere alcuna intenzione di attorcigliarsi nelle trattative e nella ricerca di accordi. A partire da domani avvierà le consultazioni con i capigruppo del consiglio e le forze politiche, per poi approdare in Aula a carte scoperte, consapevole che il progetto politico di Liberamente Sulmona è fallito e cercando un modo, istituzionale, di non far fallire anche Sulmona. Commissariarla di nuovo.
Poi è probabile e verosimile che a maggio si tornerà alle urne. La stagione del voto, con le piazze già calde per le regionali e una campagna elettorale senza soluzione di continuità. Stremati da santini e spot, sorrisi e promesse. Ad immaginare un futuro distopico o una classe dirigente capace. Tra il dire e il fare e in mezzo un mare di problemi da risolvere. Come di questi giorni due anni fa.
Solite cialtronerie. Da destra a sinistra. Non votare. L’unica soluzione!
Finché si consentirà l’ingresso di mercanti a Palazzo S. Francesco, latiterà la politica e, prima o poi, ci sarà chi denuncerà che il il re è nudo…….
esatto
ma cosa ci dice un articolo che tralascia l’esistenza del quarto candidato sindaco e la sua storia politica attribuendo le sue pluriennali battaglie su ospedale, punto nascita e Tribunale da cittadina prima e consigliere poi, ad altro candidato?
di cosa parla un articolo che tralascia l’esistenza di chi per sottrarsi al patto diagonale che ha creato questo putrido minestrone si è speso per proprio conto rivendicando autonomia, coraggio e azioni politiche nel tempo coraggiosamente pensate e spese?
come se la campagna del 2021 fosse stata credibile ed autorevole con le sole sue comparse…e fosse stata solo questa narrazione
Gentile Elisabetta,
lungi noi dall’aver dimenticato o peggio omesso il tuo importante risultato da 362 preferenze (pari al 2,7%) come candidata sindaca, il pezzo fa riferimento al dibattito politico del 23 e 24 settembre di due anni fa in base agli articoli che in quei giorni furono pubblicati. Un salto nel tempo, distopico appunto, per fotografare il clima di quei giorni.
Se avessimo voluto “tralasciare la tua esistenza”, probabilmente, avremmo scelto un’altra foto per accompagnare il pezzo.
Le narrazioni della campagna elettorale sono tante e diverse, noi abbiamo fatto questa, sperando di aver offerto un racconto o una chiave di lettura.
Né puoi tacciare d’altronde questo giornale di non averti dato sufficiente spazio nelle tue battaglie – prima durante e dopo la campagna elettorale
Buona domenica
Fratelli d’italia reggerà l’amministrazione.
Incredibile.
Ma come si fa????
Sarebbe a mio avviso quanto meno auspicabile se non necessario uno stravolgimento significativo delle basi strutturali del sistema encefalico del sulmontino medio il che porrebbe in essere una rielaborazione della sua rete concettuale e di formazione del pensiero analitico con conseguenti benefiche ricadute sulle modalità comportamentali. Di fatto avremo un sulmontino nuovo di pacca e di conseguenza anche un politico diverso decisamente più utile alla città e che possa accompagnarla con rinnovato slancio verso le sfide del futuro.
Bisognerà attendere ancora qualche centinaio di migliaia di anni di sana evoluzione ma sono certo che ce la faremo.
Gentilissimo Direttore, caro Patrizio, hai ragione: dall’alto del consenso dei 362 voti conseguiti che sono frutto del mio personale consenso (quindi nè di cordate nè di regalo) per l’attività politica pensata e fatta in concreto che in occasione della geografia politica della campagna elettorale delle comunali non ho inteso regalare a NESSUNO e quindi non posso nemmeno a te, che evidentemente mi rappresenti come una velina sul palco, consentire di regalare ad altro.
La soddisfazione riguarda comunque il fatto che gli unici risultati che Sulmona può rivendicare sono dovuti alla mia attività di cittadina e di consigliera comunale: vedi Patrizio, per fare un buon minestrone occorre comunque verdura di qualità…
Nel FITTO connubio tra livore e rancore,non può esserci alcuna SPERANZA di futuro successo elettorale.
Cordialità
Questa amministrazione terminerà ??? non lo so ma una cosa è sicura…..molto meglio della passata amministrazione e dei personaggi che ne regnavano le fila.
Sulmona ha dimostrato di essere consapevole che certi personaggi hanno rovinato negli anni l’intero tessuto economico mettendo da parte la meritocrazia penalizzando i giovani che sono dovuti andar via in altre città ed agevolando invece solo amici,parenti e laccacul .
BASTA.
MEglio un DI PIERO immobile che velocissimi amministratori che pensano solo ai caxxi propri.
ps…..consiglio alla NANNARONE di specificare che ii suo ” ho sbagliato ” non è un assist a certi personaggi del passato, perchè loro furbescamente già lo stanno spacciando come tale .
Condivido ogni parola
Bravo Pulpito
Concordo pienamente con SalviamoSulmona 🤣🤣👍
Pulpito,
commette errore leggendo la realtà sul libro delle (sue) favole.
Tra i nominati a palazzo, chi è senza peccato scagli la prima pietra.
“NESSUNO” escluso.
S’informi chiedendo a chi sà perché spera di restare in sella
pur camuffandolo con latina favella…
Nomi,numeri,parole la politica ha perso di dignità e forza,non esiste più la politica quella vera,si continua a violentare un bellissimo paese e la gente ,quella leale che la ama.
Io spero che alle prossime elezioni tutte le persone che sono state già elette non si ripresentino mai più!!Ennaaa spariiiii!! E’ comunque necessario che qualche pratolano venga eletto sindaco di Sulmona. sennò non ce la spicciamo più!
Ma è mai possibile tutto ‘sto casino per amministrare un borgo di 22mila abitanti?
Semplicemente ridicoli!
Per minghiaver… se consideri che per amministrare comuni da 1000 abitanti si atteggiano a premier e che abbiamo un capoluogo di regione dove una gran parte dei propri abitanti fuggono sulla costa dopo aver accaparrato ogni beneficio economico possibile da decenni ti fa capire come funziona il mondo.
Mingaver sembra che venga da New York; Mingaver è di un borgo anche lei tra l’altro anche scomodo e decentrato, ma di che parla..
Quindi Sulmona, la ben nota capitale dell’aglio rosso, può essere giudicata soltanto se si proviene dalla Grande Mela. Hai ragione SS, per voi bisognerà attendere ancora qualche centinaio di migliaia di anni di sana evoluzione…
Come noto, nessuno è perfetto.