L’ordine del giorno del 30 dicembre, per quello che potrebbe essere l’ultimo consiglio non solo dell’anno, si deciderà oggi, ma le sorti della crisi e dell’amministrazione Di Piero, sono legate anche e soprattutto ad un’altra assise: quella che questa mattina alle 11 si riunirà nella sede di Cogesa. E non è un caso, forse, che il consigliere Gianluca Petrella abbia voluto consegnare il “pacco” del suo ritorno in opposizione prima di Natale, nel momento in cui cioè il Comune di Sulmona annunciava, in controllo analogo, il suo voto contrario al bilancio consuntivo della partecipata.
Soprattutto, però, il 30 Sulmona dovrà decidere cosa fare di Cogesa con la cosiddetta ricognizione sulle partecipate, se cioè affidargli di nuovo il servizio in house o ricorrere a gara, come Di Piero è intenzionato a fare.
Perché a prescindere dalla proroga tecnica già prevista, dal primo gennaio la città dovrà avere già tracciato il suo percorso e, se deciderà di andare a gara, entro il 31 maggio dovrà fare le carte per procedere.
Sul tavolo di Cogesa si discuterà oggi anche dei ristori ambientali dovuti a Pacentro e Sulmona: promessi, ma non ancora quantificati e codificati. Così come si dovrà dare risposta alle 53 vertenze sindacali in corso e che l’amministratore unico Nicola Sposetti si era impegnato a relazionare entro fine anno.
Di Piero tira il guinzaglio a Cogesa e casualmente il “branco” si ribella, mettendolo di nuovo in minoranza.
Non che manchino responsabilità politiche nella gestione della maggioranza e della coalizione, con Liberamente Sulmona che è naufragata ancora prima di salpare. Certo. Ma il ripensamento di Petrella, giustificato con la presunta assenza nelle politiche per le frazioni, appare alquanto risibile o comunque insufficiente.
Tant’è che ieri il suo nuovo capogruppo, Salvatore Zavarella, ha cercato di rafforzare le sue ragioni: “Non si possono far ricadere le responsabilità di una amministrazione fallimentare su un consigliere comunale che, pur di sorreggere quel che restava della maggioranza, ha snaturato la sua nomina di consigliere comunale in surroga alle dimissioni del suo candidato sindaco – scrive Zavarella -. Una amministrazione che non ha prodotto nulla di nulla. Edilizia scolastica ferma da 3 anni, opere pubbliche finanziate ereditate dall’amministrazione precedente, ferme al palo. Ricostruzione post sisma paralizzata. Per non parlare delle pantomime del parcheggio coperto di Santa Chiara, dell’area camper, della mensa scolastica della caserma dei vigili del fuoco e di tante altre”.
Zavarella batte su temi di cui, tuttavia, con l’amministrazione Di Piero ha condiviso il percorso (lui a differenza di altri dell’opposizione): dal voto sulla Battisti, alla difesa dell’affidamento delle mense, fino a quel liceo classico che ha rivendicato come sua opera.
Ora chiede “nobilmente” le dimissioni e la fine dell’amministrazione. Sei mesi fa, davanti ad un piatto di paranza, “nobilmente” discuteva come farne parte.
Perso un giuda, il sindaco ne troverà un altro. Si capisce da quello che va facendo in queste ore nella vera sede comunale di via galilei
Di “giuda” in questa amministrazione c’è solo l’imbarazzo della scelta.
Cari politicanti, se vi è rimasto ancora un po’ di orgoglio per la nostra città, tiratelo fuori ora facendo, almeno per una volta, l’interesse di Sulmona e lasciate perdere quelli di bottega
Vi ricordo che l’azione di Giuda ha reso possibile il disegno di Dio.
I veri traditori vanno trovati tra i consiglieri che hanno abbandonato la maggioranza inizialmente, Nannarone e Proietti in primis, che si sono defilati per non aver ottenuto la presidenza del consiglio! Quali nobili intenti???? Puoi la pochezza politica dei vari Di Benedetto, Febbo e Di Piero stesso hanno fatto il resto! Chi è causa del suo mal pianga se stesso…. Ricordiamo tutti come si erano proposti…. Il rinnovamento per Sulmona…. Ma tornate a lavorare e dimettetevi tutti!
Mi sembra un paragone poco divertente, soprattutto in questo periodo particolarmente
difficile per moltissimi lavoratori.
Ancor più imbarazzante dei soliti giri di valzer, a cui purtroppo, ormai da anni, siamo abituati ad assistere…
Per chi non se ne fosse accorto: la città sta affrontando crisi e sfide vitali per la sua economia e per il suo futuro, proprio ora!
Sfide a cui, almeno per amore della città stessa, l’intera classe politica cittadina dovrebbe reagire, quantomeno con la minima consapevolezza, che si governa unicamente, per il bene comune…
A giudicare dalla realtà dei fatti, sembra che in molti, sia assente anche questa minima consapevolezza…
Sulmona ha bisogno ora come non mai di coesione …
E da irresponsabili creare il caos proprio ora.
Noi cittadini metteremo a conto anche questa ennesima forzatura .
Forza DiPiero .
… si, come no, aspetta e spera…
La verità è un’altra e sotto gli occhi di tutti noi… un totale fallimento per incapacità gestionale dell’amministrazione pubblica, oltre che alla totale assenza di “ Attitudine al Comando”…
“Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”.
Un non lontano tempo fa, l’abbiamo vissuta l’esperienza di Caudillo nostrano, un condottiero senza arte ne parte.
Dei suoi comandi impartiti, sta facendo piangere tutta la vallata per poi essere per ACCLARATO E ACCLAMATO DEMERITO prontamente defenestrato.
La giusta fine di un qualsiasi “improvvisato DITTATORE”.
Grandi e coraggiosi condottieri, anche nei rappresentanti politici, o nelle rappresentanti politiche, di questo territorio territorio, non sembra proprio di scorgerli.
Infatti anche a livello regionale, da tanto, troppo, tempo, si continuano ad aspettare e sperare risultati concreti per la città, che fino ad ora, nessuno ha visto arrivare…
E anche l’assenza di quei risultati, é sotto gli occhi di tutti…
i nostri gruppetti politici di dx e sx sono ostaggio di politici regionali di rango che nulla hanno a che vedere con SULMONA anzi fanno di tutto per non farla respirare figuriamoci se si adoperano per farla crescere
si fanno accontentare da piccoli incarichi personali con il mantenimento della “poltroncina di sempre” ed in cambio mantengono SULMONA ingessata. Sentinelle del non fare non lasciano spazio a nessuno che voglia apportare qualcosa o qualche innovazione o qualche idea o semplicemente voglia aderire a questo o quel partito
Intanto però nelle aree vicine PESCARESE e MARSICANA si cresce sempre di più si fa a gara a chi puo fare di piu’ pur di ottenere il consenso.
Invece da noi i GRUPPETTI di politicanti di sempre si tengono le loro “poltroncine di sempre” , Sono sempre gli stessi basta vedere da chi sono occupati i posti di “gestori” di questi partiti vedasi in particolare Fratelli d’Italia , Forza Italia e il partito Democratico negli ultimi 20 anni qui a SULMONA, giusto per non andare oltre.
Mi sembra che non abbia considerato un partito minore a livello nazionale, ma stranamente, molto rilevante in questa zona…
Il merito della riapertura del liceo classico? Certo che è di questa amministrazione,Le precedenti hanno raggiunto questo traguardo? Non mi pare. E allora zitti e muti. I grossi problemi di Sulmona sono iniziati da tempo e non da ora,come vi piacerebbe asserire.A cominciare dal Cogesa,la cui amministrazione è stata affidata per troppo tempo a persone del tutto inaffidabili,capaci solo di scelte di comodo per i loro amici ma disastrose per noi e di cui ora paghiamo le conseguenze.Perciò dico: forza Di Piero! Tra i tanti pronlemi che ti hanno lasciato in eredità i precedenti amministratori,quello del Cogesa va risolto subito e,se possibile,definitivamente
Niente niente che nella calza della Befana del Cogesa ci verrà come dono un bell’INCENERITORE?
Così avremo il “primo triplete” della vallata (SNAM, METÀ ENERGIA,e per l’appunto il COGESA) altamente inquinante?
Chissà, tanto è risaputoo che siamo un POPOLO BUE!
Perché fu denominata ” Linea Adriatica” ?
AESS CI VO KIM YONG HUN