L’acqua potabile nelle case di Prezza è tornata sgorgare dai rubinetti con regolarità, dopo un fine settimana quasi a secco. Colpa di un serbatoio che, come ha precisato la sindaca Marianna Scoccia, fa fatica a riempirsi. “Esce più acqua rispetto a quella che entra – ha spiegato -. Ora (i tecnici di Saca, ndr.) stanno vedendo se c’è una perdita grande da qualche parte o se è un problema delle sorgenti”. Le scarse precipitazioni e le temperature roventi non aiutano. Anzi, il problema potrebbe essere proprio a monte, con le fonti sorgive meno ricche di acque da poter attingere.
Per questo i rubinetti a Prezza, fino al 20 agosto, resteranno a secco negli orari notturni. Dalle 22:30 fino alle 05:30 del mattino, l’acqua verrà chiusa su tutto il territorio comunale. Una decisione difficile ma necessaria per centellinare l’utilizzo dell’acqua potabile. Scelta che il Comune ha concordato assieme a Saca. L’acqua potabile non potrà essere utilizzata per innaffiare orti giardini e per attività ludiche, ricreative e sportive. Ordinanza simile a quella che da un paio di anni Sulmona adotta nei periodi più “secchi”.
Bisognerà utilizzare con parsimonia anche le acque irrigue in Valle Peligna. Il contagocce è previsto dal tavolo tenutosi quest’oggi in Prefettura. Con il Prefetto, Giancarlo Di Vincenzo. è stato siglato un Protocollo d’Intesa per la gestione della crisi idrica nel comprensorio. Gran parte dei Comuni peligni cui hanno aderito, così come il Consorzio di Bonifica Interno Bacino Aterno Sagittario, Confagricoltura, Coldiretti e Confederazione degli Agricoltori Italiani.
Con l’attivazione del Protocollo, in vigore dal 15 luglio fino al 31 agosto, i Sindaci si impegnano, con ordinanze, a provvedere alla sospensione dell’irrigazione dei terreni agricoli ricadenti neli rispettivi territori comunali. Gli enti dovranno seguire uno schema predisposto dal Consorzio di Bonifica, che ha suddiviso il territorio interessato in tre macrozone, al cui interno ricadranno sette Distretti, nelle quali l’erogazione dell’acqua sarà disciplinata a rotazione con interruzioni del servizio irriguo nei giorni successivi per permettere il riempimento della vasca di compensazione.
Lo stesso Consorzio di Bonifica Interno Bacino Aterno Sagittario e le Associazioni di categoria Confagricoltura L’Aquila, Federazione Provinciale Coldiretti L’Aquila e Confederazione Italiana Agricoltori L’Aquila hanno espresso soddisfazione per la firma del Protocollo, garantendo il proprio impegno per quanto di loro competenza.
La zona A, composta da 17 Comizi, comprende 15 località di Sulmona: Potenza, Quercia, S. Maria Carbone, via Alta, Cappuccini, Marane di S. Lucia, Arboleto, Sorbo, via Lamaccio, Vicinola, Spinazedri, Quadri, Palude, Stradello e Nocciaro. L’erogazione è prevista lunedì, mercoledì e venerdì dalle ore 6:30 alle ore 13:00 o fino all’esaurimento dell’acqua disponibile.
La zona B interessa Sulmona (località Civetta e Facchini), Pratola Peligna (località Capo La Coste, Salero, Via Lunga, S. Brigida, Cona di Perni, Colle Graniero e Trivisia) e Roccacasale (località Vella). L’erogazione è programmata all’interno della rotazione martedì, giovedì e sabato dalle ore 6:30 alle ore 13:00 o fino all’esaurimento dell’acqua disponibile.
La zona C, prevalentemente servita da canali da scorrimento, comprende Pizzacchio, Ancinale e Macine. per questa zona l’erogazione è fissata dalle 6:30 alle 13:00 di tutti i giorni, compatibilmente con la disponibilità di acqua.
Il periodo di interruzione del servizio irriguo (dalle ore 13:00 alle ore 6:00 del giorno successivo e dalle ore 13:00 del sabato alle ore 6:00 del lunedì) è necessario per il riempimento della vasca al fine di garantire l’erogazione nel turno successivo.
A monitorare il corretto rispetto del Protocollo sarà la Prefettura dell’Aquila, assumendo ogni elemento informativo utile alla gestione della siccità, con l’apporto di una “cabina di regia” composta da tutti i firmatari del Protocollo.
Invece di suddividere il territorio in tre macrozone c’è qualcuno che si è accorto che con le acque irrigue nella nostra Valle si innaffiano i prati privati in ogni ora del giorno?. Alle saracinesche del Consorzio (vedi ad esempio zona Case del medico, Cantone ecc.) sono attaccati decine di tubi che servono abitazioni e ville private al modico costo di 30 euro per anno per un consumo di centinaia di migliaia di MC . Se la rete del Consorzio non viene usata per irrigare o deve essere resa non utilizzabile dai soliti furbi Italiani o l’acqua deve essere pagata al prezzo della potabile.
Svegliatevi perché tra breve gli agricoltori non avranno più acqua mentre i giardini saranno sempre più verdi….
Ma le piscine piene d’acqua? Ettolitri ed ettolitri di liquido. Ne vogliamo parlare?
Prima di privare i cittadini di un diritto sacrosante ed indispensabile qual è l’acqua, bisognerebbe eliminare gli enormi sprechi e gli abusi che ci sono.
Per non parlare poi di quel colabrodo che è la rete idrica urbana che disperde almeno la metà dell’acqua a nostra disposizione e che paghiamo tutti.
Nel triangolo delle Bermuda ( CORFINIO PRATOLA RAIANO ) non c’è giorno ora minuto che campi di solo qualche ettero di mazzok non
vengono irrigati come se non ci fosse un domani , neanche nelle più pregiate risaie dell’estremo oriente si consuma tanta acqua.Ma del resto o si consuma un litro o tutto il mare del nord la spesa è sempre la stessa.
Ovviamente il mais ha bisogno di acqua…se non vado errato un 1,2 hl per piantina..e ci può stare! Piuttosto è scandaloso che si consumino milioni di litri d’acqua per qualche rotolone in più di fieno scadente!!!
Dai commenti direi che abbiamo raggiunto l’obbiettivo. Avanti così!
La zona cavate non la nominate tanto voi pensate solo a mandare le bollette con un servizio scadentissimo
Da una super sindaca non ci si aspettava che lasciasse il paese a secco…
Chi sarebbe la super sindaca?
Come la riempiranno la costruenda piscina?
Perché i mega prati verdi? Si vedono irrigatori a gogò mentre si fa jogging
… il ciclo dell’acqua è sempre quello,e funziona perfettamente, . ma a quanto pare ben pochi lo conoscono … in caso contrario non si sparlerebbe di scarsità d’acqua/siccità … (ci si occupi invece della sua elevata dispersione,che ovviamente non ha nulla a che vedere con la scarsità d’acqua) 😉