Anche Teresa Nannarone viene convocata al tavolo delle trattative del sindaco di Sulmona, Gianfranco DI Piero, alla ricerca dei numeri necessari per una nuova maggioranza. A comunicarlo è la stessa Nannarone, attraverso un post su Facebook, dove annuncia la chiamata del primo cittadino per un faccia a faccia che, al momento, non ha una data precisa.
“Andrò volentieri di nuovo a confrontarmi per ascoltare le proposte del primo cittadino – scrive Nannarone -, ma soprattutto per ribadire che questa crisi politica può essere risolta solo e soltanto attraverso la composizione di una maggioranza solida nei numeri, efficace, credibile e trasparente nell’azione amministrativa”.
Un’apertura ben chiara per ricucire uno strappo che la scorsa settimana ha istituzionalizzato la crisi a palazzo. “Ho dato la piene disponibilità – spiega a IlGerme -, ma deve venire disarmato”. La consigliera comunale, fuoriuscita dai banchi della maggioranza, spiega che vuole tenersi “distinta” rispetto alle pretese dei civici. Cambiare qualcosa, ma non azzerare l’intera giunta come preteso da Di Rocco, Santilli e Petrella per sedersi al tavolo delle trattative. “Sulla giunta ricordo che fu una promessa dello stesso sindaco dopo il bilancio – continua Nannarone -. Lui stesso aveva manifestato momenti di profonda riflessione. Qualcosa sicuramente deve essere cambiato, ma se così non dovesse essere allora non servirà nemmeno discutere”.
Sulla possibile pesca dal mazzo proprio di un esponente civico per avere i numeri in maggioranza, Teresa Nannarone è abbastanza chiara: “Se così dovesse essere sarebbe la foto dell’amministrazione: sostituirmi con Petrella, sostituto di Gerosolimo. Roba da trasformismo. Sarebbe solo uno scambio di figurine”.
Un primo paletto che potrebbe essere fissato per ricucire lo strappo potrebbe riguardare l’affidamento della refezione scolastica, vulnus che ha portato alla frattura tra la consigliera Nannarone e i Dem: “L’affidamento diretto di questi giorni era necessario, ma sicuramente il bando per la gestione dopo il mese di dicembre dovrà essere rivisto”.
Sulle mancate dimissioni del sindaco, conclude: “Se ha una strategia fa bene a non dimettersi. Però dovrà dirci quale strategia vorrà adottare. Quando lo incontrerò, spiegherò quello che a mio avviso bisognerà attuare per il bene della città”.
La poltrona non si molla!!!
Cara Teresa capiamo le tue motivazioni …. Ma non abbandonare la nave proprio ora !
Gli avvoltoi sono pronti per banchettare ….questo non puoi permetterlo proprio tu!
Forza Di Piero e forza la Sulmona buona
Forza la Sulmona immobile dei dormienti
• Paragua(y)
• Paracadute
• Parafango
• Paratattica
• Parallela
• Paranoica
• Paraventa
• Parabolica
• Paragonata
• Paramnesia
• Paradossale
• PARADISETTI
A casaaaaa andate a casaaaaa! Basta!!! Meglio il commissario
Speriamo bene.
L’alternativa mi fa paura !
Un’altra botta Sulmona non la regge
Al Quirinale quando c’è crisi fanno prima. L ‘agenda delle consultazioni non ha ancora una data per l’ incontro.
La si smetta di fare i pierini della situazione. Se non si ha a cuore il bene della città lo si dica chiaramente e si abbia il coraggio di dimettersi, altrimenti al lavoro per il bene della città; Sulmona non può più permettersi di perdere altro tempo per colpa di chi si mette di traverso solo per creare problemi…
Stavo scrivendo proprio questo è mi ha anticipato. Confermo in toto. Pensa debba essere l idea standard di tutti. Si faccia una analisi politica l avv. Nannarone e se non è in accordo può dimettersi senza fare teatrini inutili per la città oppure si collabora per lavorare tutti insieme affinché si porti avanti un progetto di gestione e riportare sulmona al suo ruolo che merita
Poteva rimanere in maggioranza. Che senso ha avuto tutto ciò? Una settimana fa ha sparato a zero contro il sindaco passando in minoranza ora partecipa alle consultazioni. Credo che i cittadini stiamo andando in confusione.
Fateci capire anche a noi. In ogni caso questa amministrazione non può durare più. È naufragato un progetto politico.
bene,tutto molto semplice,l’abc della politica,in tutte le Democrazie i delegati con piu’ voti decidono a chi affidare i compiti,le consultazioni dovevano/devono essere fatte con loro,i piu’ votati.anche nel films i suggerimenti dei “consiglieri” sono fondamentali,normalmente indicano le strade da percorrere,le soluzioni ai problemi,le strategie… i veri “boss” ascoltano,riflettono, “pesano” e decidono…i “boss sapienti ” non i quaquaraqua,e basta,o no?
Rientrare per ricominciare il teatrino daccapo. No grazie! Sarebbe l’ennesimo errore di questa maggioranza che, ricordiamolo bene, è stata picconata dai tre fuoriusciti.
La “passionaria” critica il Pd (e ne esce) puntando il dito su CASCIANI, che sentendo a rischio la posizione in giunta se la prende con DI PIERO, che ipotizza di sostituirlo, ma i 4 del PD redarguiscono la “passionaria” che attacca il sindaco e lo minaccia chiedendo un nuovo “coniglio” dal cilindro, che DI PIERO non ha, e allora PROIETTI prende e parte per l’opposizione, che comincia a pigiare il mantice, che soffia fumo su DI PIERO, che vede che la TUTERI s’incarta sul “cartellone”, che a sua volta si dimette xchè dice che non ci capisce nelle “cose a Palazzo”, che se la prende con gli “UFFICI”, che minacciano querela, come la “passionaria” verso il non eletto DI PAOLO, che le risponde ed attacca il PD, che non la difenda e le chiede “…ma che vuoi fare da grande..”, e grande diventa il caos, che spinge la DI RIENZO ad uscire dal mucchio e se la prende con DI PIERO, che non si sforza di capire “gli sposi”, che lo rendono di fatto un …don Abbondio”, che però guarda la partita a tennis da spettatore (?) de “il vaschione”, che annuncia un libro con autore DI PIERO, che offre lo scranno in giunta alla “passionaria”, che non ci sta xchè ora sarebbe complicato da gestire, che intanto di assessori ne bastano 4, che due di questi uno fa l’autista DI PIERO e una che con le sue deleghe non “cava” un ragno dal buco ma è solo prezzemolo, che cresce nelle orecchie di DI PIERO, che intanto guadagna tempo sulla rivalutazione del suo stipendio, che per qualcuna non dovrebbe arrivare alla tappa, che DI PIERO insegue placidamente …in bicicletta, tra stupore e critiche della CITTADINANZA, che dice: ma che caxxo state facendo tutti insieme, che ve la prendete con la MINO8RANZA, che fa cque la sua parte, che non propone ma si oppone, che tanto ormai pure Ovidio e Celestino vi guardano con sdegno volgendo altrove il proprio sguardo ???????
Comunque la si voglia raccontare e nei problemi di “gestione politica”, è fuori discussione che quest’amministrazione ha prodotto più di quanto hanno fatto le precedenti e per certo meno danni (uno per tutti il Cogesa) e la minoranza “interessata e parte in causa” ovviamente spinge per discreditare e risalire la china.
È altrettanto certo che la “fu” maggioranza ce la sta mettendo tutta e dai primi giorni per farsi male da sola.
Rinsavite e fate il bene della Città.
Cosa avrebbero fatto?manco l’ordinario viene fatto come pulizia caditoie (per evitare allagamenti) sfalcio erba, potature alberi. Chi dice il contrario evidentemente non vive il paese tutto l’anno
Queste cose non le ha fatte nessuna delle precedenti amministrazioni
Questa non doveva essere l’amministrazione del cambiamento?
La VERITÀ, che accredita incapacità al governicchio di turno, non si racconta xchè è più che manifesta.
Come s’intetruppero i governi LA CIVITA, CENTOFANTI, DI MASCI, RANALLI, può essere sciolto anche questo Consiglio.
Poi il POPOLO sovrano, stavolta non guarderà il dito ma la luna, che verrà presto raggiunta di nuovo e per abitarci….
Molto, ma molto, molto più impegnativo che gestire COGESA, SACA, CASA SANTA, SERVIZI DEL DISTRETTO SANITARIO LOCALE, POLO FERROVIARIO UN PARCO FLUVIALE, UN PARCHEGGIO COPERTO, STRADE CON BUCHE, LICEI E SCUOLE, VILLA COMUNALE, etc etc.
Per “contare”, bisogna contarsi e scegliere con rigore etico la “guida”.
E, se non al voto subito per la città – e ragionevolmente sarebbe un errore attendere, visto che il sindaco non rimpasta o meglio non az0 la giunta debolissima – vedremo alle regionali come SULMONA intende fare la propria politica.
Trent’anni di chiacchiere INCONCLUDENTI.
“Esco sì”, “Esco no”,
“Ho sbagliato”, “Resto se”.
Per favore, basta un po’ !
Ché confondi pure me.
Se a parole si potesse
rifondare una città
ne sarebber piene fosse
di grandeur di questa qua.
Ma siccome qua ci serve
risultato e grande impegno,
le parol non hanno verve
e le accolgono con sdegno.
Eppoi sempre ‘na questione
e ogni giorno novità.
Per favore Nannarone
lascia andare ‘sta Città.