Dai 1200 pezzi di furgone Ducato confezionati nel mese di settembre 2023 ai 620 pezzi attuali. Numeri che parlano chiaro quelli della Magneti Marelli di Sulmona dove la produzione giornaliera registra un forte calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
Effetto della crisi del settore automotive, secondo le organizzazioni sindacali per le quali il rallentamentto dell’ex Sevel di Atessa ha avuto ripercussioni sullo stabilimento peligno legato alla prima per l’80% della produzione. “Un quadro non proprio roseo” commenta Simona De Sanctis della CGIL ricordando come “nonostante i nostri appelli e l’allarme più volte lanciato, non vediamo un interessamento strutturato da parte della politica”.
Intanto nello stabilimento sulmonese dove sono stati sospesi i turni di notte (quasi tutti), dopo la cassa integrazione estiva, i 462 dipendenti lavorano con il contratto di solidarietà attivato lo scorso 19 agosto fino al 25 agosto 2025.
La colpa è esclusivamente della dirigenza, gli operai non possono nulla….. Non si possono vendere auto qualitativamente scadenti al prezzo delle tedesche, invece chi ha un budget limitato oramai si dirige su altri marchi, cinesi o dell’ est Europa. La fiat fa parte di una fascia di mezzo che è rimasta quasi senza mercato, poiché chi può spendere non compra Fiat e chi non può spendere non compra FIAT
Scusa, ma che c’entrano le auto se lo stabilimento di Sulmona produce componentistica per il Ducato per l’80% del suo business?
Le ditte esterne che ci stanno a fare, chiamano sempre le stesse persone mah
Colpa della dirigenza??
Ma è il mercato!!!
È sempre stato ad onde.
Anni fa se ne vendevano a volontà a prezzi alti ora la metà.
Non puoi farci nulla.
Solo adeguare le spese tagliando il più possibile per non fallire.
Hanno aperto stabilimenti per la produzione del Ducato mi pare in Polonia,e quindi ne fanno meno in Italia