I sindaci del territorio con un manifesto pubblico rivolto ai cittadini hanno lanciato un appello al senso di responsabilità delle persone, in questo momento delicato e complesso di emergenza nazionale legato alla necessità di contenere il diffondersi del Covid-19. Ieri i primi cittadini si sono riuniti a Sulmona, su iniziativa della sindaca Annamaria Casini, con la volontà di percorrere una strada condivisa in sinergia per fronteggiare insieme la situazione anche con una comunicazione univoca, unendo le forze e restando in continuo contatto con le altre istituzioni e la Protezioni Civile.
Scrivono i sindaci: “Invitiamo innanzitutto chi fa rientro nel nostro territorio, proveniente dalle zone più esposte al contagio, a contattare il proprio medico curante/Asl ai numeri 118 e 1500. È necessario per tutti evitare assembramenti, luoghi affollati o contatti eccessivamente ravvicinati, nel rispetto delle precauzioni indicate dal Governo. Raccomandiamo soprattutto agli anziani a limitare le uscite di casa se non per estrema necessità e a tutti coloro che svolgono e si occupano anche di attività sportive, ludiche o di intrattenimento a garantire il rispetto assoluto delle norme sulle distanze individuali. E importante mantenere il senso di responsabilità, senza farsi sopraffare da eccessivi allarmismi. Con le dovute accortezze comportamenti indicati, è possibile continuare a svolgere la propria vita sociale, senza dover rinunciare agli acquisti, al divertimento e alle proprie abitudini.
“I nostri Comuni stanno unendo le forze – continuano i sindaci -, in continuo contatto con le altre istituzioni e la Protezioni Civile, e già da tempo si sono organizzati per garantire al loro interno condizioni di igiene e prevenzione a beneficio di tutti i cittadini. Siamo chiamati tutti a una prova di maturità e siamo certi che le nostre comunità sapranno affrontare al meglio questa situazione facendo prevalere in ogni luogo e in ogni momento il senso di responsabilità e il rispetto delle norme. Un comportamento corretto, responsabile e accorto e in questo momento un fattore necessario a tutela di un bene primario: la salute di tutti”.
Poi a messa tutti spalla a spalla